Il tempismo è una brutta bestia. E Abdul Fatawu Issahaku lo sa bene. L’esterno 19enne di proprietà dello Sporting Lisbona, astro nascente del calcio internazionale, si è reso protagonista nei giorni scorsi di un siparietto a dir poco sfortunato. Il calciatore classe 2004, in prestito al Leicester City, è stato convocato dalla sua Nazionale, il Ghana, per giocare la Coppa d’Africa iniziata il 13 gennaio scorso. La chiamata del proprio commissario tecnico – in questo caso l’ex stella del Tottenham Chris Hughton – è, di solito, una notizia fantastica per un calciatore, a maggior ragione per un giovane di ottime speranze. Ma Issahaku la pensava diversamente, e ha gentilmente declinato l’offerta delle stelle nere per rimanere a Leicester, nel centro dell’Inghilterra, dove ha trovato continuità di presenze e prestazioni.
Le Foxes poi, stanno letteralmente dominando la Championship – il secondo campionato britannico – con nove punti di vantaggio sulla seconda Ipswich Town e 10 sul Southampton, una vecchia conoscenza della Premier League. Quindi l’esterno ghanese in un impeto di appartenenza alla maglia ha deciso di non abbandonare la barca sul più bello e di rimanere con i suoi, per continuare la cavalcata verso la promozione. Ma l’errore di gioventù, la beffa, arriva quando meno te lo aspetti. Ed ecco che sabato scorso, per un brutto fallo su un giocatore del Coventry City – Issahaku voleva velocemente riconquistare il pallone perso dai suoi, ma in scivolata ha preso solamente le gambe dell’avversario – l’esterno è stato punito con il cartellino rosso. Espulsione diretta e doccia anticipata.
L’ironia della sorte ha voluto che il giudice sportivo decidesse, per l’entità e la pericolosità dell’intervento, di assegnare non una, non due, ma tre giornate di squalifica al numero 19 ghanese, che quindi potrà rientrare in campo non prima del 10 febbraio. La finale di Coppa d’Africa, si giocherà l’11. Per adesso, il Ghana è uscito sconfitto dalla prima partita contro Capo Verde, ma se le stelle nere arrivassero sciaguratamente in fondo alla competizione i rimpianti di Issahaku saranno tanti.
Aggiornato il 17 gennaio 2024 alle ore 09:30