Sostegno per gli ostaggi israeliani, calciatore arrestato in Turchia

In Turchia, il sostegno agli ostaggi nelle mani di Hamas ha portato all’arresto di un calciatore. Ieri, nel pareggio per 1-1 tra Antalyaspor e Trabzonspor, l’ala destra di origine israeliana Sagiv Jehezkel ha mostrato un messaggio dedicato agli ostaggi di Gaza. La scritta sul polso bendato, diretta verso le telecamere al momento del gol del pareggio dell’Antalyaspoir, siglato dal numero 29 stesso, recitava “100 giorni, 7/10”. Per questo motivo, la procura ha avviato un’indagine sul giocatore, accusandolo di “incitamento del pubblico all’odio e all’ostilità”. Infatti, subito dopo il match l’esterno 28enne è stato arrestato e interrogato dalle autorità. Inoltre, per evitare ogni dubbio, l’Antalyaspor ha condannato il gesto del proprio tesserato, perché avrebbe agito “contro i valori nazionali” turchi, licenziandolo. Difatti, si è spesso insinuato che Ankara fosse il ramo esecutivo di Hamas. Come avrebbero reagito le forze dell’ordine se Jehezkel avesse mostrato una stella di David? Probabilmente Jehezkel sarebbe andato incontro all’esecuzione sommaria.

Durante l’interrogatorio da parte della polizia, il numero 29 ha ripetutamente negato le accuse di aver commesso un atto provocatorio. Infatti, Sagiv ha solamente omaggiato i suoi connazionali che si trovano nelle grinfie dei terroristi di Hamas. “Non sono favorevole alla guerra”, ha inoltre spiegato Jehezkel alla polizia. “Voglio che questo processo durato 100 giorni finisca. Voglio che la guerra finisca”, ha aggiunto il calciatore. “Non mi sono mai occupato di nulla legato alla politica dal mio arrivo. Non ho mai mancato di rispetto a nessuno dal giorno in cui sono arrivato. Il punto su cui volevo attirare l’attenzione era la necessità della fine della guerra”, ha dichiarato l’esterno classe 1995. Effettivamente, il messaggio mostrato alle telecamere a bordo campo lasciava poco spazio all’immaginazione, ma la polizia (in un impeto di professionalità?) ha comunque messo l’uomo in stato di arresto. Non si sa mai. Ora, Sagiv è stato rilasciato ed è in viaggio verso Israele, dove sarà presto rimpatriato. Lo riportano vari media locali.

“Vergognati, governo turco”, ha scritto sul suo profilo X l’ex premier israeliano Naftali Bennet. Anche Eden Karzev, il numero 90 dell’Istambul Basaksehir, si trova nei guai dopo aver scritto su Instagram “portateli a casa ora”, riferito agli ostaggi di Gaza. Il suo club ha aperto un’indagine disciplinare nei suoi confronti. Il mediano classe 2000 dovrà portare una “difesa scritta” ai dirigenti della squadra, in merito al suo commento.

Aggiornato il 15 gennaio 2024 alle ore 17:39