Ricky Rubio, insieme ai fratelli Pau e Marc Gasol, è uno dei cestisti spagnoli più famosi della storia del basket. Oggi il fantasista dei Cleveland Cavaliers ha deciso di lasciare l’Nba per dedicarsi alla sua salute mentale. Il playmaker 33enne non giocava una partita da Gara 4 del Primo turno dei playoff contro i New York Knicks, durante la quale si era rotto un crociato. Da quel momento in poi, la depressione aveva avuto la meglio sulla psiche del cestista, che aveva già sofferto e discusso apertamente di questi problemi in passato. Già il 5 agosto scorso Rubio aveva annunciato di volersi prendere una pausa per dedicarsi a sé stesso, e adesso ha reso ufficiale il suo addio alla lega di pallacanestro americana. “Un giorno, quando il momento sarà giusto, mi piacerebbe condividere la mia esperienza così da poter essere d’aiuto ad altri”, ha scritto Ricky in un messaggio affidato ai suoi profili social.
“Al momento sto ancora lavorando sulla mia salute mentale, anche se ora posso dire che va molto meglio”, ha continuato l’atleta nel suo comunicato. La nota di Rubio, vincitore con la Nazionale spagnola di un Mondiale e di due Europei, si apre ricordando un giorno in particolare: “La sera del 30 luglio è stata una delle più dure della mia vita. La mia mente è sprofondata nell’oscurità. Sapevo che stavo andando in quella direzione, ma non avrei mai pensato di non avere il controllo della situazione. Il giorno dopo ho deciso di interrompere la mia carriera da professionista”, ha spiegato la quinta scelta assoluta del draft del 2009. Anche se non è da escludere la possibilità di rivedere in futuro Rubio su un parquet – magari in patria – lo stop di quei giorni d’estate è diventato definitivo, almeno per quanto riguarda l’Nba.
E infatti, “volevo mandarvi questo messaggio perché oggi si chiude la mia carriera in Nba”, ha scritto il playmaker dei Cavaliers. L’atleta ha raggiunto un’intesa con la squadra del midwest, con una liquidazione che copre gli stipendi di 6,1 milioni di dollari previsti per quest’anno e di 6,7 previsti per l’anno prossimo dell’accordo ancora attivo. In questo modo, la squadra dell’Ohio ha liberato spazio salariale e un posto nel roster dei suoi giocatori. Ricky Rubio ha definito i Cavaliers “un’organizzazione straordinaria” e ha lodato il General manager Koby Altman, nonché il suo allenatore J.B. Bickerstaff “per aver compreso la mia situazione ed essermi stati di supporto in ogni momento”, ha concluso il cestista nella sua nota d’addio.
Aggiornato il 05 gennaio 2024 alle ore 17:18