Ibrahimović dice addio al calcio

Forse non doveva finire così. Forse Zlatan Ibrahimović avrebbe dovuto salutare il calcio sul campo, giocando a pallone, non nel discorso di addio al Milan dopo aver passato gran parte della stagione in tribuna, a causa di problemi fisici. Ma il fatto che l’epopea dell’attaccante svedese si sia conclusa a San Siro, nell’abbraccio dei tifosi rossoneri (e tra i fischi infelici della curva del Verona), innamorati di Zlatan, non è certo un caso. “È il momento di dire ciao al calcio, non solo a voi”, ha detto l’atleta 41enne al pubblico di San Siro. “Ci sono troppe emozioni per me in questo momento. Forza Milan e arrivederci”. E ancora: “La prima volta che sono venuto qui mi hai dato felicità, la seconda volta mi hai dato amore”, ha detto Ibrahimović. “Mi avete accolto a braccia aperte, mi avete fatto sentire a casa, sarò milanista per il resto della mia vita”.

Zlatan è stato il primo calciatore in Italia ad aver vestito le maglie di Juventus, Inter e Milan. La sua prima avventura con i rossoneri è iniziata in un inciampo sportivo, fallendo un rigore contro il neopromosso Cesena, nella sconfitta per 2-0. Poi, sono arrivate molte soddisfazioni. Lo svedese ha chiuso la prima stagione con i Diavoli vincendo lo scudetto (ottavo titolo nazionale consecutivo) e la Supercoppa italiana. Durante quell’edizione della Serie A, Ibrahimović è stato anche il capocannoniere del Milan, con 14 reti – a pari merito con Pato e Robinho –, 21 in totale. Il miglior marcatore del campionato è stato Antonio Di Natale (28 reti) con la maglia dell’Udinese.

Dopo la maglia rossonera, Zlatan ha vestito quella del Paris Saint-Germain, quella del Manchester United e poi quella degli LA Galaxy, negli Stati Uniti. Infine, a gennaio 2020 l’attaccante svedese è ritornato in pompa magna al Milan, e ha rappresentato la scintilla che ha fatto divampare di nuovo il fuoco dei Diavoli, portando nella stagione 2021-2022 il Milan di Stefano Pioli alla vittoria del diciannovesimo tricolore della storia rossonera. Uno scudetto, che mancava proprio dal 2011, anno in cui è stato vinto sempre grazie a Zlatan. Quest’anno, nella sconfitta per 3-1 in casa dell’Udinese, Ibrahimović è diventato, a 41 anni, il marcatore più anziano della Serie A, aggiungendo questo record alla bacheca già colma di primati personali. Ieri, una leggenda del Milan, una leggenda del calcio, ha detto “basta”. Detestato da molti e rispettato da tutti – stolti coloro che hanno osato sfidare Zlatan, in campo e fuori – Ibrahimović è stato calcio allo stato puro, uno dei marcatori più prolifici di tutti i tempi. Bye bye Ibra, grazie di tutto.

Aggiornato il 05 giugno 2023 alle ore 18:22