Buona la prima agli Internazionali: Sinner deve crederci

Buona la prima ai trentaduesimi di finale degli Internazionali d’Italia, dove Jannik Sinner con un agevole 1-6, 4-6 ha sconfitto l’australiano – di chiare origini greche – Thanasi Kokkinakis. Solo al secondo set c’è stato un momento di tensione, sul 3-3, ma l’altoatesino ha dimostrato che sulla terra rossa è in grado di gestire la partita in maniera agevole. Magari anche risparmiando qualche energia in più rispetto al passato. Un’altra arma in favore dell’italiano classe 2001 è il pubblico, che a Roma si sente davvero tanto.

“È una carta che puoi usare quando giochi”, ha spiegato Jannik alla stampa il giorno prima del suo debutto vincente. “L’ho visto a Torino e in Coppa Davis – ha proseguito il numero otto del ranking – dobbiamo essere intelligenti a usare questa carta, questo è una cosa in più che abbiamo. Credo che il pubblico italiano sia unico. C’è pressione ma mi sento pronto, mi sono allenato bene e cercherò di fare del mio meglio”. Il campione azzurro ha concluso: “Darò tutto quello che ho fisicamente e mentalmente, poi vediamo chi posso battere e chi mi può battere”.

Senza troppi giri di parole, Sinner può e deve puntare alla finale. È l’italiano più forte del momento e uno dei tennisti più in forma del tabellone. Verosimilmente, il grande ostacolo dell’altoatesino per l’approdo in finale è Novak Djokovic, che negli ultimi dieci anni ha risposto presente otto volte, vincendo gli Internazionali ben quattro volte. E dopo le varie vicissitudini per la sua mancata vaccinazione, potrebbe avere una spinta in più degli altri. Sono 45 anni che un italiano non gioca la finalissima a Roma. L’ultima volta, nel 1978, è stato Adriano Panatta a giocarsi il premio finale, perdendo in cinque set al cardiopalma contro Bjorn Borg. Da quel giorno, il tennis è cambiato drasticamente, ma oggi gli azzurri possono sorridere per il numero di talenti (giovani e non) che si leggono nel tabellone del torneo.

Lorenzo Sonego, il giorno del suo 28esimo compleanno, si è regalato una vittoria importante contro il veterano transalpino Jeremy Chardy, e domani si giocherà il suo trentaduesimo di finale contro la 25esima testa di serie, il giapponese Yoshihito Nishioka. Sono da tenere d’occhio anche il senatore Fabio Fognini, Marco Cecchinato e la testa di serie numero 18, Lorenzo Musetti, che giocherà un derby tutto italiano contro il sanremese Matteo Arnaldi. Per loro la scalata verso le fasi finali del torneo è decisamente più ripida, ma a Roma il tifo e il cuore degli appassionati di tennis soffiano e soffieranno il vento in poppa a favore del tricolore.

Aggiornato il 12 maggio 2023 alle ore 16:15