Tamberi si tinge d’azzurro in vista del Mondiale

“Odio l’estate” cantava Bruno Martino. Canzone preferita di Gianmarco Tamberi, che nella prima parte della stagione estiva è stato afflitto da diversi tormenti e fastidi. Per il campione di salto in alto però i riflettori dell’imminente Mondiale di Atletica leggera negli Stati Uniti sono la miglior cura. A poche ore dall’esordio, come i simbolici spinaci di Braccio di ferro, il pensiero di salire sulla pedana dell’Hayward Field di Eugene riaccende e rimette in circolo tutta l’adrenalina e la foga agonistica di Gimbo.

“Con la maglia azzurra addosso mi trasformo – le parole di Tamberi in conferenza stampa – e non sento più nulla, nemmeno il fastidio che mi ha accompagnato in queste settimane alla gamba di stacco”. L’atleta spiega nel dettaglio l’infortunio: “In poche parole, è l’irritazione di un nervo del retto femorale: come uno spillo, che mi impedisce di rimanere decontratto. Ma non ci penserò, ormai ho accettato il dolore, voglio solo concentrarmi sul mio salto, senza pensare ad altro”. Dolore che potrebbe anche aver accentuato le divergenze con il padre, Marco Tamberi, ormai ex allenatore del ragazzo.

Nel comunicato stampa relativo al cambio di coach, si legge: “Questa scelta alla vigilia dei Campionati del Mondo, presa con doverose cautele e un pizzico di coraggio, nasce dallanalisi della stagione fin qui disputata. Siamo ben al di sotto delle aspettative tecniche e c’è stato uno scambio di opinioni su cosa non stesse funzionando fin qui nella preparazione, ed è emersa una diversità di vedute. Non voglio in alcun modo compromettere la gara più importante dellanno, insistendo su una strada che non ritengo giusta, e mangiarmi le mani a posteriori per non avere avuto il coraggio di prendere in mano la situazione. Questo c’è alla base della mia decisione”.

Domani, alle 19,10 italiane (le 10,10 della costa del Pacifico) il capitano azzurro salterà per realizzare l’unico sogno non ancora divenuto realtà: l’oro mondiale outdoor nell’alto. Per risolvere il problema fisico, il ragazzo le ha provate tutte, anche “spostare la partenza per gli Stati Uniti, e devo ringraziare la Federazione (Fidal) per avermi supportato”, ha detto ancora Tamberi.

 

Aggiornato il 02 dicembre 2022 alle ore 20:04