Via a Wimbledon, tra opportunità e prime volte

Pronti, via. Wimbledon, il torneo di tennis su erba più importante al mondo inizia oggi. Anche se quest’anno l’esibizione non è a punti, e i tennisti russi e bielorussi non sono ammessi, l’evento non ha decisamente perso il suo lusso e il suo fascino. Il green più famoso del pianeta corona ogni anno l’atleta numero uno, se non in classifica, almeno per l’opinione pubblica. Una gara quella londinese che potrebbe strizzare l’occhio a Matteo Berrettini che, sempre in Inghilterra, ha vinto poche settimane fa la Queen’s Club Championship, piazzandosi in vetta agli specialisti del campo in erba. A fargli compagnia tra i favoriti due giganti della racchetta, Rafa Nadal e Novak Djokovic. Una concorrenza di lusso.

Se all’azzurro potrebbe bastare la voglia di rivincita contro il serbo, vincitore dell’anno scorso nella finale contro Matteo, per arginare la furia del 36enne spagnolo non sembrano esserci molti rimedi. Nadal, fresco di vittoria al Roland Garros, si comporta come una buona bottiglia di rosso, andando avanti negli anni. Il tallone d’Achille del maiorchino però si trova nel suo piede destro. Se la terapia sperimentata in Francia dovesse funzionare pure dall’altra sponda della Manica, sarà caccia aperta. Se.

Per Djokovic il discorso è diverso. Il tennista di Belgrado sta vivendo la stagione più controversa della sua carriera, per via del vaccino-gate. Ha vinto solo a Roma e quello londinese potrebbe anche essere il suo ultimo Slam dell’anno, visto che per entrare negli Stati Uniti serve essere vaccinati contro il Covid, e ancora non si sa bene se Novak si sia sottoposto o vaccino pure no. Nella competizione femminile, ci si aspetta una vera e propria “caccia alla donna”. Serena Williams torna a gareggiare nel singolo, e ha già messo nel mirino Iga Swiatek, la polacca che ormai è imbattuta da mesi, e la diciottenne americana Coco Gauff.

Jannik Sinner si trova nel momento più delicato della sua carriera finora. Wimbledon sarà terreno di prova per lui e il suo nuovo coach di lusso Darren Cahill, che avranno modo di conoscersi. L’erba della Championship viene calpestata per la prima volta dal 27enne torinese Andrea Vavassori, che si è conquistato il diritto a giocare un match del tabellone principale. Giocatore di talento anche e soprattutto in doppio, comunque vada vivrà una giornata di sogno, di quelle che si aspettano per tutta la vita. I sogni, soprattutto a Wimbledon, a volte diventano realtà.

Aggiornato il 02 dicembre 2022 alle ore 19:57