Scacciata la maledizione, il Monza in Serie A

Per il Monza è la prima volta in Serie A. Nella gara d’andata della finale per accedere al massimo campionato di calcio vince 2-1. Alla fine dei 90 minuti regolamentari nel match di ritorno, il Pisa è avanti per 3-2. Ciò significa tempi supplementari. Trenta minuti per decidere chi sarà promosso. In giornate come quella di ieri la maglia si fa più pesante, la palla gira di meno e il manto del campo si trasforma in sabbie mobili. In caso di parità allo scadere dei supplementari non ci sono i calci di rigore: passa il Pisa per migliore piazzamento in classifica. Anzi, sarebbe passato il Pisa.

Nella domenica più importante della Serie B, lo spirito del calcio è sceso in campo insieme ai giocatori con le divise rosse. Senza nulla togliere alla prestazione degli undici (e delle riserve) allenati da Giovanni Stroppa, sembra che il destino abbia giocato per rendere giustizia alla storia del club lombardo. Una grande incornata dell’ex Juventus, Luca Marrone, al 96esimo e un regalo di Samuele Birindelli a Christian Gytkjær al 101esimo sanciscono la promozione last minute del Monza in Serie A.

“Abbiamo festeggiato a casa del presidente Silvio Berlusconi fino alle 6 di questa mattina, con tutta la squadra. Del resto, erano solo 110 anni che aspettavamo questo momento”. Così commenta ai microfoni dell’Agi il sindaco di Monza, Dario Allevi, che ieri era allo stadio per sostenere la squadra della sua città. In tribuna presenti il patron Berlusconi, con la compagna Marta Fascina e l’amministratore delegato, Adriano Galliani.

“È stata la più grande emozione sportiva della mia vita – aggiunge il sindaco – anche perché durante la partita ci sono stati tanti colpi di scena, con momenti di disperazione e di esaltazione. Uno sceneggiatore non avrebbe potuto farci vivere un’esperienza più avvincente”.

Il Cavaliere e il Condor in quattro anni di proprietà sono riusciti in una missione che sembrava veramente impossibile. Il Monza flirtò con la promozione nel campionato maggiore per diverso tempo, soprattutto alla fine degli anni Settanta. Celebre la battuta di Renato Pozzetto: “Io sono del Monza, non riusciremo mai a venire in Serie a”, del filmAgenzia Riccardo Finzi praticamente detective”. Nel ’79 la squadra brianzola fu per il terzo anno di fila a un passo dalla promozione. E nel 1981 retrocesse in Serie C. Ecco che la frase di Pozzetto venne elevata al rango di maledizione, che è ufficialmente stata spezzata.

Aggiornato il 02 dicembre 2022 alle ore 19:52