Il Chelsea rischia di restare fuori dalla Premier league

Se il trasferimento di proprietà del Chelsea non si concretizza, il club londinese rischia l’esclusione dal campionato nella prossima stagione. La scadenza per l’iscrizione alla Premier League si avvicina. E già la giornata di oggi potrebbe rivelarsi decisiva per i Blues. L’avvertimento arriva dal Governo britannico, che ha appena approvato l’acquisto del club da parte di un consorzio americano guidato dall’imprenditore Todd Boehly, Ceo della Hollywood Foreign Press Association e della holding Eldridge Industries, con sede nel Connecticut. Inoltre, il magnate americano ha già esperienza nel mondo dello sport, essendo il co-proprietario dei Los Angeles Dodgers, che militano nella Major League Baseball, massima serie a stelle e strisce.

Sembrava filare tutto liscio, quando la situazione si è complicata più del previsto. L’attuale proprietario del Chelsea, Roman Abramovic, costretto a cedere il club per via delle sanzioni imposte al Cremlino, ha sia il passaporto russo che quello portoghese. Serve quindi l’autorizzazione di Lisbona per finalizzare la cessione della franchigia al gruppo americano. Secondo il Financial Times, emissari del Governo britannico sono in contatto con i colleghi portoghesi, così come con i funzionari della Commissione europea, per accelerare le operazioni ed evitare l’esclusione del club dal prossimo campionato. Una corsa contro il tempo per la squadra allenata da Thomas Tuchel, che l’anno scorso ha trionfato in Champions League, portandosi a casa anche il Mondiale per club. Quest’anno i Blues si sono piazzati terzi in campionato, conquistando l’accesso per la Champions della stagione 2022-2023.

“Oggi è una scadenza importante per il Chelsea – ha dichiarato una fonte governativa di Londra al Financial Time – se non arrivano le necessarie autorizzazioni, la vendita della società non si completerà in tempo utile per l’iscrizione alla prossima stagione. Non è ancora chiaro quando le autorità portoghesi si esprimeranno: se non cambia qualcosa all’improvviso, non sono ottimista”.

Dichiarazioni che non tranquillizzano affatto i tifosi del club, abituati a vedere ogni domenica la squadra del cuore in massima serie dalla stagione 1989-90. L’esclusione dalla Premier sarebbe un crimine contro il calcio internazionale e verso tutti coloro che lavorano nella squadra, dai giocatori ai magazzinieri, che con la Russia e le sanzioni c’entrano ben poco.

Aggiornato il 02 dicembre 2022 alle ore 19:51