Ritratti. Da Gemmill a Riva: idoli di un calcio romantico

“Ha segnato Cristiano Ronaldo!”. Un ragazzino esulta dopo aver superato il portiere avversario, suo coetaneo: corre come un invasato, tra cartacce e qualche sasso di troppo. La palla supera la linea immaginaria della porta (i pali sono due zaini) e la gioia è tanta. Quel bambino potrebbe trovarsi ovunque, dal Santiago Bernabeu all’Old Trafford: invece dribbla le radici dei pini in un parchetto della Capitale. Sognare, dopotutto, non fa male ed è gratis. Sognare i propri beniamini, poi, è un’abitudine tramandata di generazione in generazione.

Idoli. Guida sentimentale di un calcio romantico” è un libro che non dovrebbe mancare nelle case degli appassionati pallonari. E potrebbe diventare un cimelio per chi, ancora, scende in strada con la speranza, un giorno, di calcare palcoscenici prestigiosi. Ma anche per chi, quel desiderio, lo aveva tanto tempo fa. E che, nonostante evidenti limiti tecnici, non ha perso la passione per la sfera e il cuoio. “Idoli”, difatti, “è un omaggio al pantheon calcistico di tutti i tempi. Una narrazione amarcord, lucida e coinvolgente, che fa riassaporare da un punto di vista sempre eccentrico e appassionato le gesta dei calciatori del nostro passato”.

Bruno Pizzul, nella prefazione, dipinge il lavoro come “un’opera di indubbio spessore, un modo accattivante per rivivere con la memoria momenti di personale coinvolgimento emotivo e passionale, essendo, in qualche modo, possibile a ciascuno di noi individuare qualcosa che ci collega alle mitiche figure del calcio eroico”. Riccardo Cucchi, nella postfazione, ribadisce: “Non mi sono mai lasciato convincere, nemmeno da ragazzino: il calcio non è solo un gioco”. E ancora: “Chi non vede oltre quel pallone che rotola non potrà mai ammetterlo e si perderà tante storie, tante emozioni, tanta vita”. E tante immagini, come quella di MarkRent BoyRenton – protagonista del capolavoro Trainspotting di Irvine Welsh – che “nel liberatorio apice di un sudato amplesso… rispolvera lontane memorie calcistiche, confessando di non sentirsi così da quando Archie Gemmill aveva segnato all’Olanda nel 1978”. Gemmill, scozzese di Paisley, colleziona successi con il Derby County e il Nottingham Forest (con quest’ultimi vincerà la Coppa dei Campioni). Ai Mondiali argentini del ’78 segnerà una doppietta agli orange (3-2 il risultato finale per le casacche blu) ma il successo non servirà a superare il turno. Eppure, tra i ricordi spunterà sempre “l’urlo di un’intera nazione che per tre lunghi minuti di quella lontana domenica di giugno si era convinta che lo slalom di un piccolo uomo potesse avere la meglio su tutto, anche sulla principale candidata al trono”.

Ma ci sono anche i miti di casa nostra, come Gigi Riva, che ancora vanta il record di gol (35) con la Nazionale di calcio. Icona in Sardegna – conquisterà uno storico scudetto con il Cagliari – con gli Azzurri sarà campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del Mondo nel 1970. Quel centravanti colpiva il pallone con forza ma non solo, perché “il suo calcio era anche una storia di rumori e battiti, ritmici e asincroni. Ogni volta diversi, ogni volta uguali. Onde e vibrazioni figlie di un’infinità di particolari, dalla consistenza del manto erboso a quella delle particelle di umidità sospese nell’aria, dal cuoio ruvido dei palloni alle tomaie usurate degli scarpini”. Riva rimarrà sempre “Rombo di tuono”, soprannome dato dal maestro Gianni Brera. Ma soprattutto sarà colui che dirà no alla Juventus, perché “non si gioca con i soldi e la dignità delle persone”.

In 240 pagine sono ripercorse le tappe di George Best, Eric Cantona, Dino Zoff, Lev Yashin, Carlo Parola, Diego Armando Maradona, Giacinto Facchetti per citarne alcuni. Un “viaggio emozionante nella memoria collettiva per comprendere quanto i grandi idoli del calcio abbiano cambiato le nostre vite”. O che le stanno già cambiando, come succede in un parco della Capitale, tra cartacce e radici dei pini. In un giorno qualunque, da qui all’eternità.

(*) Diego Alverà, “Idoli. Guida sentimentale di un calcio romantico”, Edizioni della Sera, 240 pagine, 14,90 euro

Aggiornato il 03 dicembre 2022 alle ore 08:44