Pablito, addio all’eroe Mundial

Il simbolo del Mondiale in Spagna del 1982. Paolo Rossi se n’è andato in punta di piedi lasciandoci un vuoto immenso.

Tre gol al Brasile, capocannoniere di quei campionato del mondo di calcio, coi suoi anticipi rubava il tempo a chiunque, nella finale con la Germania segna di testa infilandosi nella difesa tedesca senza che se ne accorgessero... il portiere se l’è visto spuntare davanti dal nulla.

Un campione assoluto, commentatore acuto, Pablito, questo il suo soprannome, con quella tripletta ispira il grande Ezio De Cesari in quello che per me resterà per sempre il più bel titolo del giornalismo sportivo legato al calcio: e adesso il Brasile siamo noi, titolo che ispirerà la nostra vittoria in quel mondiale.

Addio Pablito, ci lasci all’improvviso ma resterai nella storia del calcio, campione del mondo, campione moderno hai anticipato certi movimenti che si ritrovano anche nel calcio di oggi, ci hai anticipato purtroppo anche con questa tua morte apparentemente improvvisa, ma in realtà lottavi da tempo contro un male incurabile, adesso anticiperai San Pietro ed entrerai in porta con tutta la palla.

Aggiornato il 20 dicembre 2022 alle ore 10:11