Bassetti: influenza più aggressiva e il ritorno di antiche malattie (Video)

Medicina a km 0

Nel corso di un intervento rivolto al professor Matteo Bassetti, ordinario di Malattie Infettive all’Università di Genova e direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino, è stato posto l’accento su un quadro sanitario che desta non poche preoccupazioni in Italia e in Europa.

L’attuale stagione influenzale, arrivata in largo anticipo, si presenta infatti più intensa e duratura rispetto al passato, anche a causa della cosiddetta variante K, che sembrerebbe contribuire a un importante aumento dei casi e a sintomi più marcati, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione. Un fenomeno che mette sotto pressione ospedali e sistemi sanitari già provati, specie durante le Feste natalizie.

Accanto all’influenza, preoccupa anche la ricomparsa di malattie che si pensavano ormai appartenere al passato. Scabbia e lebbra, seppur rare, continuano a essere presenti sul territorio europeo e nostrano, favorite da fattori come mobilità globale, condizioni di marginalità sociale e ritardi nella diagnosi.

Il messaggio emerso è chiaro: la sorveglianza sanitaria, la prevenzione e i vaccini, e l’informazione restano strumenti fondamentali per affrontare non solo le nuove minacce infettive, ma anche quelle antiche che, silenziosamente, continuano ad “aleggiare” sulle nostre società.

Con il professor Bassetti non possiamo non parlare di antibiotico-resistenza, considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una delle principali minacce globali per la salute pubblica del XXI secolo. A differenza delle pandemie virali improvvise, si tratta di una pandemia silenziosa e progressiva, che cresce nel tempo e colpisce tutti i sistemi sanitari per l'uso e abuso di antibiotici in medicina (prescrizioni inutili, terapie non completate)

Si verifica quando i batteri evolvono e diventano capaci di sopravvivere agli antibiotici progettati per eliminarli. Di conseguenza, infezioni comuni diventano più difficili, o talvolta impossibili, da curare. 

Aggiornato il 23 dicembre 2025 alle ore 15:18