Caso Signorini: suvvia non facciamo le vergini

L’italico mondo dello spettacolo ha ufficialmente scoperto l’acqua calda. Tutto merito (o forse colpa, dipende dai punti di vista) di un certo Fabrizio Corona (sempre lui), che nell’ultimo episodio del suo “Falsissimo”, intitolato Il prezzo del successo, ha scagliato una raffica di infuocati dardi all'indirizzo di Alfonso Signorini, sostenendo che, in passato, aspiranti concorrenti del Grande Fratello avrebbero dovuto cedere alle avances del conduttore per ottenere un posto nel noto reality.

Secondo la versione diffusa dall’ex re dei paparazzi, esisterebbe infatti un vero e proprio “sistema Signorini” attivo da oltre vent’anni che avrebbe già coinvolto circa 500 persone. Il cosiddetto “caso zero” del presunto sistema di favori posto sotto i riflettori da Corona riguarderebbe l’ex corteggiatore di “Uomini e donne”, il tiktoker napoletano Antonio Medugno, il quale avrebbe intrattenuto, nelle settimane antecedenti il suo ingresso nella casa del Gf, delle conversazioni (anche abbastanza esplicite) con Signorini, poi culminate, almeno stando al racconto dell’ex paparazzo, in un incontro notturno tenutosi a casa del conduttore.

Per avvalorare la sua tesi, Corona ha inoltre mostrato delle presunte chat tra Medugno e il conduttore del Gf, indicandole come inequivocabili prove del presunto “sistema Signorini”, principalmente eretto su flirt e rapporti sessuali, considerati dall’ex paparazzo il “prezzo” da pagare per la partecipazione a programmi televisivi o per avere in cambio interviste e servizi su riviste patinate. Ulteriori indizi a supporto della tesi sarebbero inoltre stati forniti dalle dichiarazioni di altri due soggetti: l’ex tronista Davide Donadei, che avrebbe riferito di aver anch’egli ricevuto delle avances dal noto conduttore, e il manager di entrambi, Alessandro Piscopo, che avrebbe rievocato talune dinamiche “sospette”. 

Dal canto suo, Alfonso Signorini, contattato dal Corriere della Sera, si è limitato a dichiarare di non voler entrare nel merito della questione e di aver affidato il tutto ai propri legali per valutare eventuali azioni atte a tutelare la propria immagine. Di certo, tra il polverone mediatico che inevitabilmente si scatenerà e i possibili sviluppi legali che probabilmente seguiranno, il caso che vede coinvolto il direttore di Chi è destinato a far discutere ancora a lungo, suscitando ora lo stupore e ora la ferma indignazione dell'opinione pubblica. 

Ma, al di là di quelli che saranno i futuri sviluppi della vicenda, e fermo restando che la versione di Corona è ben lontana dal poter essere innalzata a verità assoluta, ci sono tutta una serie di considerazioni che meritano di essere approfondite. Quello che Fabrizio Corona definisce “sistema Signorini”, ovverosia quella sorta di “do ut des” tale per cui due parti tendono a scambiarsi reciproci favori, siano essi sessuali o di altra natura, non lo ha certo introdotto Alfonso Signorini, né tantomeno può essere banalmente circoscritto all’azione o alle condotte del conduttore del Grande Fratello. 

Il circo mediatico televisivo, ma non solo, è infatti notoriamente fondato su un’ampissima quantità di variegate relazioni non esclusivamente costruite sul mero talento o sul principio meritocratico, che, al contrario, tendono sistematicamente ad essere soppiantati dall’esistenza di vari rapporti di natura economica, familiare, sessuale. Negare ciò, o affermare che questo possa valere solo nel caso specifico di Signorini, equivale dunque a negare l’evidenza o, in seconda istanza, ad affermare palesemente il falso.

Dopodiché, esiste un ulteriore aspetto, anche questo non di poco conto, su cui varrebbe la pena focalizzare l’attenzione. Nel suo racconto, Fabrizio Corona ha utilizzato le espressioni “scambio” e “contropartita”, termini che presuppongono la volontà di entrambi le parti di scambiarsi una determinata prestazione. A una data richiesta, più o meno esplicita che sia, si può infatti rispondere in senso affermativo, ma anche in senso negativo. Rispondere positivamente a delle avances è, pertanto, una libera scelta del soggetto destinatario delle attenzioni in questione, sia esso di sesso maschile o femminile.

Scegliere liberamente di assecondare un corteggiamento allo scopo di ricevere in cambio una data contropartita non fa pertanto dell’individuo che effettua la scelta una vittima del sistema. Semplicemente, fa di costui una delle due parti del sistema, senza la quale il sistema in questione non potrebbe neppure esistere. Inutile e alquanto fuorviante, dunque, trovare comodamente un capro espiatorio da erigere al ruolo di carnefice responsabile di tutti i mali che affliggono il mondo dello spettacolo.

Con ciò, non si intende certo giustificare le deprecabili condotte di chi è solito abusare del proprio ruolo per il soddisfacimento dei propri desideri e bisogni. Ma fingere che la pratica descritta da Fabrizio Corona possa interessare esclusivamente Alfonso Signorini, o che lo stesso possa incarnare il male assoluto da abbattere per purificare un sistema marcio dall’interno, è indubbiamente il modo migliore per non risolvere il problema.

 

Aggiornato il 23 dicembre 2025 alle ore 11:50