L’episodio avvenuto al Policlinico Tor Vergata – in cui il primario Giuseppe Sica ha insultato e, secondo la denuncia, colpito la collega Marzia Franceschilli durante un intervento chirurgico – non solleva soltanto un problema disciplinare o di rispetto professionale. Solleva un problema ben più grave: la sicurezza del paziente.
Una sala operatoria deve essere un luogo di concentrazione assoluta, collaborazione e stabilità emotiva. Quando un chirurgo perde il controllo, alza la voce o ricorre alla violenza, l’intero team entra in uno stato di allerta che può ostacolare lucidità, coordinazione e rapidità nei gesti tecnici. In un ambiente in cui ogni errore può avere conseguenze irreversibili, il caos non è tollerabile.
La Regione Lazio, tramite gli ispettori, potrebbe chiedere misure più severe fino al licenziamento. C’è anche un’indagine giudiziaria in corso: Franceschilli ha sporto querela per violenza privata e lesioni.
Il dibattito sulla responsabilità del primario e la tutela del personale femminile in chirurgia, rischia di spingere per modifiche delle norme interne: gestione degli abusi in sala operatoria, uso dei video, trasparenza, rispetto tra colleghi. Women in Surgery, che ha criticato duramente la decisione del comitato interno che voleva scagionare Sica, ha definito il messaggio “devastante per gli specializzandi” e un segnale pericoloso per la cultura sanitaria; ha poi chiesto che casi come questo non vengano mai più “normalizzati”.
La sospensione di un mese inflitta al primario viene giudicata anche da molti colleghi e dell’opinione pubblica, insufficiente, non solo perché l’aggressione mina la dignità degli operatori sanitari, ma perché interrompe quella catena di fiducia e collaborazione che garantisce la buona riuscita di ogni intervento. La chirurgia non può essere gestita attraverso paura o intimidazione: un clima tossico compromette il lavoro del team e, soprattutto, espone il paziente a rischi.
Gli ispettori regionali inviati dal presidente Rocca e le associazioni di chirurghi vogliono dare un messaggio forte: in sala operatoria, oltre alla tecnica, serve equilibrio. Il primo dovere di un chirurgo non è dominare un collega: è proteggere chi è sul tavolo operatorio.
Aggiornato il 05 dicembre 2025 alle ore 13:47
