“Aristocrazia: passato, presente e futuro della cavalleria cristiana e della nobiltà tradizionale in Italia e nel mondo” questo il titolo della terza assemblea generale dell’associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea; che si è svolta sabato scorso presso la viscontea Torre dei Gelsi di Cisliano, in Provincia di Milano.
“Custodia consapevole della tradizione, contaminazione culturale intelligente, apertura responsabile al confronto, collaborazione con Cilane, Iagi e Icoc, partecipazione al grande progetto identitario Le 100 strade più belle d’Italia (promosso da Italy Discovery, con il patrocinio del Governo Italiano, Ministeri del Turismo, della Cultura, dei Trasporti e dell'Agricoltura)”, queste le linee guida del nuovo e quarto presidente di Aristocrazia Europea: l’avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone, eletto con un plebiscito di 525 su 531 votanti.
Il presidente uscente, il conte romagnolo Guido Farneti Merenda Salecchi ha voluto ricordare i due principali ispiratori di Aristocrazia Europea, il principe Sforza Ruspoli di Cerveteri e il marchese Luigi Coda Nunziante di San Ferdinando, sottolineando il loro esempio di fedeltà alla patria e alla tradizione. La vicepresidente, la georgiana ortodossa Lali Panchulidze, ha sottolineato la composizione e la visione internazionale e cristiana ecumenica dell’associazione. L’altro vicepresidente, Carlo Alberto Biggini (membro del cda della Fondazione pubblica Ordine Mauriziano) ha ribadito l’importanza strategica delle dimore storiche, sia pubbliche che private, ma anche delle auto storiche che fanno parte del patrimonio culturale italiano, e la necessità di collaborare con le istituzioni locali, nazionali ed europee.
Il professore Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo ha ricordato e citato due fondamentali esponenti del pensiero tradizionale aristocratico; Gustave Thibon: “Il grado di nobiltà di un individuo ci appare dunque misurato dallo scarto tra le sue ragioni di vivere e di agire e le esigenze del suo io carnale e vanitoso. Laddove tale scarto non esiste, la bassezza è assoluta; laddove è infinito, la nobiltà è senza limiti, come nei santi, la cui anima abita in Dio. Il disprezzo della morte, essenziale in ogni tipo di nobiltà, segna bene questa distanza. Mentre l’anima vile, legata indissolubilmente ed interamente ai suoi appetiti inferiori, sacrifica tutto alla conservazione della vita terrena, l’anima nobile preferisce spontaneamente la morte al disonore”, ed Henri de la Rochejaquelein: “È tipico della plebe combattere quando si è certi della vittoria; è prerogativa borghese farlo quando si possono capovolgere le sorti di una battaglia; è solo di un'élite aristocratica combattere quando tutto sembra perduto, nella certezza di fare il proprio dovere”.
Questo invece è stato il saluto del consocio patrizio ravennate Paolo Gambi, poeta e blogger cristiano militante: “Viviamo una fase apocalittica anche per l’identità della nobiltà e della cavalleria. Apocalittica nel senso più letterale del termine: disvelamento. In una società non più liquida ma liquefatta tornano ad emergere quei princìpi di selezione dei ceti dirigenti che hanno fatto grande l’Europa. Scrivere con l’inchiostro della tradizione la storia del futuro è il compito di chi sente la chiamata ai sapori della nobiltà e della cavalleria oggi”.
Il primo cappellano cattolico, Monsignor professor Paolo Cartolari di Papiano ha centrato il suo saluto sulla fedeltà di AE ai valori della civiltà cristiana. Alessio Tomasi Baldi ha fatto riferimenti a Marcantonio Colonna e a Marco di Aviano, a San Bernardo di Chiaravalle e San Benedetto. Il maestro Edoardo Grecò ha paragonato la nobiltà ad “un seme antico che ha messo radici e che continua a produrre buoni frutti”.
Fra gli altri sono intervenuti: Giovanni Alborghetti, l’avvocato Nino Aloi, la principessa ortodossa rumena Silvia Andronik Cantacuzino (socia onoraria), Maya Bubashvili (delegata della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia), Dario Busi di Valbrembilla, l’avvocato Max Francioli, il sociologo professore Onelio Onofrio Francioso di Arronches (socio fondatore), Marco Gravina di San Michele di Ganzaria, Antonio Imperatore (presidente emerito del circolo culturale amici della Russia imperiale - Terza Roma), il “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini, il comandante maestro Rodolfo Knisel, Fabrizio Matta (proprietario del castello di Piea d'Asti), Gianfranco Mele (attore, ricercatore storico e scrittore), Heidi von Sebottendorf, il principe professore Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia (presidente della storica Unione Bizantina, docente universitario di bioetica e membro consultore della Pontificia Accademia di Teologia con delega al dialogo ecumenico), Alberto Uva Parea (proprietario di Villa Marzorati Sormani di Missaglia), l’avvocato professore Attilio Vaccaro Belluscio, il medico professore Paolo Zampetti Branchini di Filattiera (socio benemerito).
All’assemblea sono giunti i saluti, i messaggi di stima e gli auguri buon lavoro di Asburgo, Bagrationi, Borbone, Karageorgevic, Petrovic Niegos, Romanov e Savoia, delle case reali di Bulgaria e Grecia, di SAR il Principe Michele Windsor duca di Kent, di SAR il Principe Don Sixto Enrico Borbone Parma duca di Aranjuez e della Comunità Tradizionalista Carlista spagnola, di SAR il Principe Luigi Alfonso Borbone Dampierre duca di Anjou e del Movimento Monarchico Legittimista francese, di SAI il Principe Giovanni Angelo Paleologo Mastrogiovanni di Bisanzio, di SAR il Principe Gharios El Chemor di Ghassan Al-Numan VIII, del conte Pierfelice degli Uberti di Cavaglià (presidente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano - Iagi e della Commissione Internazionale Ordini Cavallereschi - Icoc), impegnato a Firenze come vice presidente della Consulta dei Senatori del Regno, dei movimenti imperiali tedesco e russo, di Cardinali e Vescovi cattolici, di Metropoliti e Vescovi Ortodossi canonici, di autorità politiche e istituzionali locali, italiane ed europee, fra questi anche il generale Roberto Vannacci, rappresentato da Luca Sforzini, “Comandante della Legione del Castello” di Castellar Ponzano (laboratorio artistico, culturale, filosofico e metapolitico).
Aggiornato il 19 novembre 2025 alle ore 15:29
