“Forza Vittorio”

Una battaglia di libertà. Tale è quella che da anni sta conducendo Francesca Della Valle, storica compagna di Lando Buzzanca e fondatrice dell’associazione Labirinto 14 luglio, nata nel 2022 allo scopo di tutelare i diritti delle persone più fragili. L’impegno sociale di Francesca Della Valle affonda le radici nell’intricata vicenda che la vide suo malgrado protagonista quattro anni or sono. Nel 2021, il compagno Lando Buzzanca venne ricoverato presso l’ospedale Santo Spirito a causa di un trauma cranico, evento, questo, che finì col segnare irreversibilmente la vita privata della coppia. Per volere dei figli dell’indimenticato attore di origini siciliane, infatti, la Della Valle si vide impedire la possibilità di convolare a nozze con il compagno e persino di assisterlo nel lungo periodo di degenza. Il motivo? In quella circostanza, un’istanza presentata dall’amministratore di sostegno di Buzzanca, l’avvocato Luca Valvo, comportò la sospensione del matrimonio e la conseguente insorgenza di un procedimento penale a carico di Francesca Della Valle con l’accusa di circonvenzione di incapace. 

Una storia, questa, che, per molti versi, sembra ricordare quella di Vittorio Sgarbi, da qualche tempo anch’egli imperversante in una complessa condizione di malessere. Situazione, questa, che ha spinto recentemente la figlia del noto critico d'’arte, Evelina, a rivolgersi al Tribunale di Roma per chiedere la nomina di un amministratore di sostegno per la gestione del patrimonio del padre. Sgarbi, dal canto suo, ha immediatamente manifestato il suo convinto dissenso circa l’eventualità della nomina di un tutore in suo favore, annunciando, contestualmente, la sua ferma volontà di convolare a nozze con la storica compagna Sabrina. 

Con l’obiettivo dichiarato di sostenere la causa di libertà del critico d’arte, l’associazione Labirinto 14 luglio ha organizzato, nella giornata di ieri, un presidio tenutosi davanti al Tribunale civile di Roma per denunciare pubblicamente lo strapotere degli amministratori di sostegno e provare a portare la spinosa questione anche fuori dai tribunali. A tale scopo, sono giunti nella capitale “amministrati” provenienti da ogni parte d’Italia, desiderosi di manifestare pacificamente contro gli effetti distorti della Legge 6/04 e dimostrare come la stessa venga troppo spesso usata per meri interessi patrimoniali, anche a scapito dei diritti e delle libertà individuali del soggetto amministrato.

“Portare il tema fuori dalle aule giudiziarie e dentro il dibattito pubblico, affinché nessuno possa più disporre della vita altrui con leggerezza”. Questo è il principio cardine che ha animato Francesca Della Valle, portandola a promuovere tale importante iniziativa a sostegno dei diritti violati di chi, come Vittorio Sgarbi, incarna da sempre e meglio di chiunque altro il reale significato del concetto di libertà. “Forza Vittorio, noi non ti lasceremo solo, tieni duro”, ha chiosato nel corso del suo intervento la fondatrice dell’associazione.

Un appello a cui anche noi sentiamo di accordarci appassionatamente: Forza Vittorio, amico, strenuo sostenitore e fulgido emblema di libertà, non mollare.

Aggiornato il 29 ottobre 2025 alle ore 11:06