
1) Quello mentale, che prende alla testa, che conquista toccando la mente dell’altra persona, magari anche dal solo tono o timbro della voce, da ciò che si dice, da come lo si dice, cioè basato sull’intesa intellettuale o sul fascino culturale, sul carisma intellettuale, che eccita il nostro cervello e che, poi, eventualmente, a volte, si trascina dietro anche l’attrazione fisica e la sfera affettiva del cuore. Oppure, se resta sul piano mentale e intellettuale, può essere la base di un’amicizia (che è una delle forme possibili d’amore) o può sbocciare in un sodalizio artistico e culturale. Si può arrivare fino alla sublimazione.
2) Quello determinato, all’inizio, dall’incontro di due cuori, che colpisce le nostre emozioni più vere e profonde, che vive di sentimenti, che ci fa sognare, sentire qualcosa di speciale dentro il petto. Questa forma d’amore può restare allo stato platonico, può trasformarsi in amicizia (intesa sempre come forma d’amore) o investire, in un secondo momento, il desiderio e può accendere così le pulsioni del corpo o l’intesa dei sensi. Comunque, è un amore che riguarda i sentimenti, è legato ai sentimenti, coinvolge prima di tutto il cuore. Poi, eventualmente, a volte, anche il resto. Si può raggiungere addirittura la sublimazione.
3) L’amore inizialmente scatenato dall’attrazione fisica, dal coinvolgimento immediato degli istinti, degli impulsi, una scintilla avviata da una pulsione. È un richiamo dei corpi così forte da essere quasi irresistibile, che poi trascina con sé, forse, la mente e, a volte, anche i sentimenti. Non è detto. Può capitare, ma non è detto che la leva dell’istinto e delle pulsioni, degli impulsi e dell’attrazione fisica arrivi a toccare i cuori. Anzi. È assai difficile. L’affetto può subentrare dopo, ma se resta soltanto chimica, senza trasformarsi in alchimia, non può dirsi né chiamarsi amore. Si dice amore, però no, chiamarlo amore non è sempre vero. In genere, comunque, si tratta d’un amore che brucia molto in fretta e si esaurisce molto presto. È spesso un fuoco di paglia. Più che altro si tratta di passione, sensualità corporea.
4) Poi, c’è il colpo di fulmine che passa attraverso lo sguardo e coinvolge istantaneamente testa, cuore e corpo. È amore a prima vista. Accende contemporaneamente testa, cuore e pancia. All’unisono.
5) L’amore tra maestro e allievo.
6) L’Amore, con la A maiuscola, tra madre e figli, tra padre e figli, oppure dei figli nei confronti dei genitori. Anche tra fratelli, a volte o spesso. Si tratta di tutti quei legami superiori che uniscono le persone tra loro perché, comunque, provenienti dal Cielo.
7) Ma si può parlare di Amore con la A maiuscola soltanto se l’incontro tra due persone non avviene solamente sul piano orizzontale tra testa e testa, cuore e cuore, corpo e corpo quanto, piuttosto, percorrendo una traiettoria che va verso il Cielo e poi ridiscende mettendo in contatto le due persone attraverso una vera e propria illuminazione, un colpo di fulmine, un vero e proprio Amore a prima vista, ma che attraversa le anime dei due innamorati, parla attraverso gli occhi intesi come porte dell’anima e, quindi, sono Amori che passano dal Cielo.
8) Infinito: L’Amore universale, trascendente, metafisico. È la forza cosmica che agisce dentro di noi.
9) C’è poi l’amore per gli animali, per un luogo, l’amore per la natura, per le cose semplici, per la musica, per l’arte. Non una mera passione, ma vero e proprio amore.
10) L’amore non va mai usato come sinonimo di passione. La passione è una cosa, l’amore è altro. Possono anche stare insieme, è auspicabile, ma non coincidono. Oserei affermare che in amore c’è sempre passione, ma nella passione può non esserci amore.
11) Poi, per ultimo, che è in effetti il primo in ordine di tempo, c’è l’innamoramento, che è la fase nascente dell’amore, la fase iniziale, l’ubriacatura della ragione.
12) La guida dell’amore è la pazzia, la follia, l’estro creativo.
Aggiornato il 02 settembre 2025 alle ore 13:16