Taccuino liberale #51

venerdì 8 agosto 2025


Ultimo taccuino prima della pausa estiva, che nasce con l’idea di riposo, sole, relax, di cui forse abbiamo tutti bisogno. Se il 2024 si era mostrato bisesto e funesto in molti ambiti, il 2025 sembra il suo fratello gemello e anche peggiore, ove possibile.

Verrebbe voglia di raccontare tante cose, eppure in questi giorni sono talmente tanti gli argomenti sulla libertà ed i suoi accessori che è davvero difficile scegliere.  Le cronache di questi ultimi tempi ci raccontano storie di libertà negate, rimosse, non garantite, non riconosciute, ridotte e, a volte, addirittura ridicolizzate. La libertà, infatti, è come una bella giornata di sole, che a volte diamo per scontata nelle nostre vite e di cui ci accorgiamo dell’esistenza solo quando piove e non ce l’abbiamo. Non dare mai per scontata la libertà – liberale − è il primo autentico passo per mantenerla.

Nei prossimi giorni provate a fare caso a cosa amplifica la vostra libertà, quale assenza di coercizione vi è concessa nel quotidiano, cosa vi farebbe stare meglio e cosa manca per farvi sentire più liberi.

Provate a misurare il vostro grado di libertà in questo periodo ferragostano, tanto per vedere l’effetto che fa. Se andate in vacanza in macchina, pensate a quante tasse, accise e tributi avete dovuto pagare per poter guidare il vostro veicolo, quanti obblighi avete e quanto vi costa. Se siete in vacanza e alloggiate in una qualche struttura guardatevi intorno e verificate a quante prescrizioni devono rispondere, a quante tasse pagano e quanti obblighi devono rispettare. Se siete nella vostra seconda casa, pensate alle tasse, ai contratti fintamente liberalizzati di servizi che siete costretti a pagare anche quando non avete alcun consumo durante i mesi in cui siete in città a lavorare, o alla tassa sui rifiuti conteggiata come se foste una grande famiglia sempre presente.

Questo tipo di analisi sulla libertà si può fare all’infinito per un infinito numero di situazioni, grazie all’esistenza e permanenza (senza che nessun potere pubblico retroceda di un millimetro) di una giungla di norme, contratti, obblighi, prescrizioni, tasse, tributi, e chi più ne ha più ne metta. Quanto viene limitata la vostra libertà grazie a tutte quelle norme, contratti, obblighi, prescrizioni, tasse, tributi, balzelli e chi più fantasia ha, più la utilizzi. Fate una lista scritta se volete, da tenere ben in vista quando tornerete, e magari da rileggere prima di andare a votare, tanto in questo paese più prima che poi è prevista una tornata elettorale, quindi non mancherà occasione di ricordarsi della lista della libertà negata, da conquistare, mantenere, e magari anche da ampliare. Perché la libertà non è mai troppa, come un buon cocktail al tramonto d’estate.

(*) Leggi il Taccuino liberale #1#2#3#4#5#6#7#8#9#10#11#12#13, #14#15#16#17#18#19#20#21#22#23#24#25#26#27#28#29#30#31#32#33#34#35, #36#37#38#39#40#41#42#43#44#45#46#47#48#49, #50


di Elvira Cerritelli