Il Papa a Castel Gandolfo dopo 12 anni

Nei suoi dodici anni di Pontificato, dal 2013 al 2025, Papa Francesco non ha mai trascorso le sue vacanze estive nella residenza pontificia di Castel Gandolfo. L’idea di allontanarsi dalla sobria Santa Marta per recarsi in un luogo tradizionalmente legato alle ferie papali per lui forse strideva con l’umile rappresentazione che voleva dare del suo ruolo. Tutto apparentemente bello e apprezzabile. Meno apprezzata invece è stata l’assenza del vescovo di Roma dal piccolo paese del Lazio per tutti coloro che guadagnavano dalla presenza del Papa nelle settimane tra luglio e agosto. Per carità, Castel Gandolfo non è Roma o New York, non è un luogo instagrammabile (almeno per ora) o comunque un paese abituato a flotte di turisti. Aveva un suo equilibrio economico proprio per la presenza del pontefice in estate. Bergoglio ha reso il palazzo visibile, ma non ci ha mai trascorso le ferie e questo non è stato d’aiuto alle attività del paese, che vanno avanti solo in presenza del Papa, che per qualche domenica celebra messa e dice l’Angelus in un contesto quasi intimo rispetto a Piazza San Pietro.

Papa Leone XIV ha deciso di tornare alle vacanze tradizionali e da ieri il palazzo pontificio del borgo ospita il successore di Pietro. La messa domenicale è stata celebrata nella Chiesa di San Tommaso, capolavoro del Bernini. Forte il nuovo richiamo di Prevost alla pace, che ha chiesto di pregare per chi soffre a causa della violenza e dei conflitti. Leone XIV ha invocato una “rivoluzione dell’amore”, espressa con semplicità nella parabola del buon samaritano. Il Papa ha parlato di popoli “spogliati, derubati e saccheggiati, vittime di sistemi politici oppressivi, di un’economia che li costringe alla povertà, della guerra che uccide i loro sogni e le loro vite” e ha invocato il risveglio di tutte “le anime addormentate”. Leone chiede di guardare ai drammi dell’umanità con compassione, perché è con lo sguardo rivolto agli altri che possiamo farea differenza.
La messa e l’Angelus hanno visto la presenza di circa duemila persone, che hanno accolto con grande affetto e calore il Papa.
Leone XIV ha ricevuto diversi doni, tra cui un cappellino da tennis e un pallone, e ha promesso di partecipare ad una partita di basket con i ragazzi. Dopo ben dodici anni il borgo è tornato a vivere e ad abbracciare il vescovo della Chiesa universale.

Aggiornato il 14 luglio 2025 alle ore 11:09