In aereo come in treno: stop al documento al gate

Una piccola rivoluzione del trasporto aereo. Per imbarcarsi su un volo dall’Italia direzione Paesi dell’area Schengen non servirà più esibire il documento d’identità al personale della compagnia aerea. Lo ha deciso l’Ente nazionale aviazione civile (Enac), in missione per snellire le procedure d’imbarco e sburocratizzare il viaggio aereo, che da vettore di lusso adesso riguarda sempre più turisti e lavoratori. Una novità – come quasi tutte le novità – che però lascia freddi i consumatori. Che temono ripercussioni sulla sicurezza. La nuova procedura riguarderebbe circa 51 milioni di passeggeri italiani in viaggio verso i Paesi dell’area Schengen e consentirebbe di ridurre del 50 per cento la durata dei controlli all’imbarco.

Negli aeroporti italiani – conferma Enac dopo anticipazioni di stampa – non è più obbligatorio mostrare un documento di riconoscimento insieme alla carta di imbarco al gate per tutti i voli nazionali ed europei. Ma come ha dovuto ricordare il presidente dell’Ente, Pierluigi Di Palma, i documenti dovranno categoricamente essere controllati presso la security di ogni aeroporto. E i controlli di sicurezza resteranno uguali. “C’è molta perdita di tempo a livello burocratico. Togliendo l’obbligo ci si imbarca anche più velocemente”, ha spiegato Di Palma. “Come organizzazione sindacale tutto ciò che snellisce e favorisce l’accesso al trasporto aereo è benvenuto perché indubbiamente c’e' un tema di competizione con i treni dove l’accesso al mezzo è più semplice”, ha commentato Ivan Viglietti, segretario generale della Uil trasporti. Sottolineando però che “queste misure vanno accompagnate da altri interventi di sostegno per la sicurezza, come per esempio il riconoscimento facciale ed una migliore formazione e trattamento per il personale di security”. La pratica è già diffusa in Germania ed in altri Paesi europei. Mentre ne sono esclusi Irlanda e Cipro, che non fanno parte dell’area Schengen.

Tante anche le voci fuori dal coro, che hanno accolto in maniera avversa questo tentativo di modernizzazione. “La decisione dell’Enac di eliminare dagli aeroporti italiani l’obbligo di presentazione del documento d’identità agli imbarchi ci lascia del tutto stupiti”, ha affermato il Codacons. “Vogliamo capire quale sia l’iter seguito per arrivare a tale decisione e quali confronti siano stati avviati per valutare l’impatto di una simile novità”. Per l’associazione “l’eliminazione dell’obbligo di presentazione del documento di identità negli aeroporti si presta a più di una criticità: consentirebbe ad esempio ai passeggeri l’utilizzo delle carte di imbarco di terzi, o di salire su un aereo camuffati nascondendo del tutto la propria identità”. E ancora: “Siamo d’accordo con Enac sulla necessità di snellire e rendere più agevoli tutte le operazioni di imbarco, ma la sicurezza del trasporto aereo viene prima della velocità delle procedure aeroportuali. Prima di applicare simili misure rivoluzionarie crediamo sia giusto aprire un confronto tra tutte le parti in causa, al fine di offrire le dovute garanzie agli utenti del trasporto aereo, specie in questo momento in cui le crisi geopolitiche possono riaccendere la piaga del terrorismo”.

Una posizione forse troppo allarmista – troppo facile tirare in ballo l’allarme terrorismo – quella del Codacons, visto che l’Enac non vuole assolutamente togliere i documenti d’identità dall’aeroporto, ma dei tre controlli che vengono effettuati (all’ingresso dell’area “partenze”, al security checkpoint e infine al gate) vorrebbe eliminarne uno solo. L’ultimo.

Aggiornato il 11 luglio 2025 alle ore 09:47