Liquidi e ambienti Atex, le insidie nascoste per gli Rspp

Negli ambienti classificati come Atex (Atmosphère Explosible), il ruolo dell’Rspp è fondamentale. Si tratta di aree dove anche la più piccola scarica elettrostatica può innescare incendi o esplosioni, e dove la scelta dei prodotti e delle procedure da seguire per la gestione di eventuali sversamenti di liquidi infiammabili è di vitale importanza.

Che cosa sono gli ambienti Atex?

Gli ambienti Atex sono aree in cui sono presenti, o possono formarsi, atmosfere esplosive, ovvero miscele di aria e gas, vapori, fumi o polveri infiammabili in concentrazioni tali da poter causare esplosioni o incendi. Queste zone sono classificate in base al livello di rischio:

  • Zona 0: presenza continua o frequente di atmosfera esplosiva (rischio massimo)
  • Zona 1: presenza occasionale di atmosfera esplosiva
  • Zona 2: presenza rara o per brevi periodi di atmosfera esplosiva (rischio minore)

In questi contesti, qualsiasi elemento che possa generare cariche elettrostatiche è un pericolo concreto perché la possibilità di un’esplosione è elevata.

Sversamenti di liquidi infiammabili: errori comuni

Nella gestione degli sversamenti di liquidi infiammabili in ambienti Atex, si riscontrano frequentemente pratiche inadeguate che, anziché mitigare i rischi, possono amplificarli.

L’insidia dei granulari

Molte aziende utilizzano prodotti granulari per assorbire gli sversamenti. Sebbene efficaci nell’assorbimento, il problema si presenta durante la loro rimozione perché spesso si utilizzano ingenuamente semplici scope o palette. Questo tipo di operazione aumenta notevolmente la possibilità di generare scintille, creando esattamente la situazione di pericolo che si vorrebbe evitare.

Il rischio nascosto degli assorbitori convenzionali

Un errore ancora più insidioso è l’utilizzo di tamponi o salsicciotti tradizionali per oli o chimici. Questi prodotti sono tipicamente realizzati in polipropilene, un polimero termoplastico che possiede naturalmente una carica statica.

In una zona Atex, persino un’azione banale come estrarre un salsicciotto dalla sua confezione può trasportare una carica elettrostatica sufficiente ad innescare un’esplosione.

La soluzione: assorbitori tecnici antistatici

L’unica soluzione sicura per gestire sversamenti di sostanze infiammabili in ambienti Atex è utilizzare assorbitori tecnici specificamente progettati per il decadimento statico e la resistività superficiale.

I salsicciotti, tamponi e rotoli dissipatori di energia statica sono sviluppati appositamente per queste applicazioni e presentano caratteristiche fondamentali:

  • Conformità agli standard Nfpa 99 per il decadimento statico e la resistività di superficie
  • Trattamento specifico per ridurre il rischio di scariche elettrostatiche
  • Capacità di assorbire e trattenere solventi e carburanti derivati dal petrolio (come acetone, benzene, benzina, toluene, xilene e altre sostanze)
  • Confezionamento in sacchi con dissipatore statico per ridurre l’accumulo di carica

Questi prodotti non solo sono ideali per intervenire in caso di sversamenti, ma possono anche essere utilizzati preventivamente per rivestire i ripiani dove sono riposti liquidi infiammabili, riducendo al minimo il rischio di scariche elettrostatiche.

Una prevenzione consapevole

In ambienti Atex, la consapevolezza dei rischi associati agli sversamenti di liquidi infiammabili è solo il primo passo.

L’Rspp deve garantire che vengano adottate soluzioni specificamente progettate per questi contesti ad alto rischio, evitando il ricorso a prodotti convenzionali che potrebbero trasformarsi essi stessi in fonti di pericolo.

La scelta di assorbitori tecnici antistatici come quelli di Serpac rappresenta quindi non solo una questione di conformità normativa, ma un elemento cruciale nella strategia complessiva di prevenzione dei rischi in ambienti dove anche la più piccola scintilla può avere conseguenze catastrofiche.

Aggiornato il 13 giugno 2025 alle ore 09:30