Dialogo interreligioso: il Tavolo del Ramadan-Iftar

“Un tavolo per condividere”. Un incontro per riscoprire attraverso l’antica convivialità del cibo i valori della solidarietà e del rispetto reciproco, “nell’invito aperto a tutti gli uomini di buona volontà alla riconciliazione tra i popoli e le comunità”. Con queste parole Nizar Ramadan, editore italo-libanese, ha aperto dinnanzi al segretario di Stato vaticano Pietro Parolin e l’ambasciatrice del Regno del Marocco presso la Santa sede Rajae Naji la I Edizione di “Il Tavolo del Ramadan-Iftar”. Seduti insieme a loro attorno al tavolo, la sera del 17 marzo, all’hotel St. Regis di Roma, Abdul Aziz Sarhan, consigliere speciale del segretario generale della Lega musulmana mondiale, Joseph Levi, esponente del mondo ebraico e rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze e Siena, Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, con più di 22 rappresentanze diplomatiche da tutto il mondo, dall’Europa al Medio Oriente, dall’Africa all’Asia, esponenti della politica e della società civile.

Nel corso dell’evento, organizzato della Media international communication club (Micc) e promosso da l’ambasciatrice Rajae Naji, gli illustri ospiti hanno condiviso ed amplificato un messaggio di pace che, prima di tutto, punta a valorizzare l’umanità che unisce. “Questa è una bella serata, sono molto lieto di essere qui e di partecipare a questo evento di condivisione dei grandi valori che ci sono, le religioni devono unire e non dividere”. Ha dichiarato in apertura dell’incontro Parolin. Nel suo intervento, Naji ha condiviso la riflessione sul tema del Ramadan che quest’anno coincide con la Quaresima e l’anno del Giubileo rappresentando “un’opportunità per ricordare agli uomini i valori della pace, della fratellanza e del dialogo interreligioso”. “Condividere il cibo rappresenta per gran parte delle religioni monoteistiche un antico valore etico che piace a Dio e onora gli uomini”, ha aggiunto Nizar Ramadan che ha presentato l’evento e ne ha presieduto il Comitato organizzativo, facendo seguito alla lettura di tre versetti del Corano che parlano di una fratellanza ecumenica, e rivolgendo una preghiera per la guarigione di Papa Francesco. La preghiera ha trovato l’apprezzamento del cardinale Parolin e di tutti i presenti.

“È un richiamo del divino e un dovere costruire insieme ponti di pace”, ha affermato Joseph Levi, chiarendo come “siamo una famiglia umana, nella quale viviamo e ci troviamo qui, tutti insieme per creare una nuova storia per questa umanità”. L’evento, si è concluso con la consegna di attestati speciali, dal titolo I volti nascosti del dialogo, assegnati dalla Micc a coloro che, nei diversi ambiti, si sono distinti per promuovere il dialogo e la pace.

Aggiornato il 19 marzo 2025 alle ore 12:09