Ravasi: “Il Papa potrebbe dimettersi se i limiti saranno gravi”

“Il suo desiderio è compiere il Giubileo”. Ma potrebbe anche valutare l’ipotesi di dimissioni. Il cardinale Gianfranco Ravasi affida al Corriere della Sera il suo pensiero rispetto allo stato di salute di Papa Francesco. A suo avviso, il Pontefice potrebbe decidere di dimettersi se avrà difficoltà gravi di salute. “Se dovesse avere delle difficoltà gravi a svolgere il suo servizio, farà la sua scelta. Sarà lui a decidere, com’è ovvio, magari chiederà consiglio ma l’ultima parola la valuterà da sé, in coscienza. Fermo restando – sottolinea Ravasi – che il suo grande desiderio è quello di compiere l’anno santo dedicato alla speranza che sente come il suo grande momento”. Papa Francesco “anche nelle difficoltà legate all’età e al fisico – rimarca Ravasi – ha continuato ad avere una presenza unica nel pianeta, come forse solo Giovanni Paolo II. In questo senso è esemplare il viaggio così lungo e impegnativo che ha compiuto a settembre in Asia e Oceania, nonostante la carrozzina, nonostante tutto. È stata una grande lezione, come quella degli atleti delle Paralimpiadi. Ha mostrato che si può fare tutto anche nella fragilità”. Ora “si tratta di capire cosa accadrà in futuro. Del resto, lo stesso Francesco ha spiegato di aver già firmato una lettera di dimissioni all’inizio del pontificato, come già Paolo VI”, ricorda. In questi giorni abbondano le voci false sulla salute del Pontefice. “Soprattutto in Rete e nei siti americani c’è una forte corrente anti-Bergoglio: anche se non è mai esplicita, si mostra evidente un’attesa di mutamento che si esprime anche attraverso le fake news. C’è una polarizzazione forte”.

Negli ultimi due giorni, nel bollettino ufficiale della sera, erano emersi miglioramenti del quadro complessivo riguardante la salute del Papa. “Tra oggi e domani si capirà come il Papa stia reagendo alla nuova terapia”. Lo riferiscono fonti vaticane.  Si potrebbe evincere dunque poi da questo una previsione dei giorni di ricovero al Gemelli per Francesco. Intanto, il Papa continua a ricevere i collaboratori più stretti e a svolgere un po’ di lavoro. Passa il tempo tra il letto e la poltrona e respira autonomamente. Nel frattempo il Papa ha nominato vescovo ausiliare dell’Ordinariato militare per gli Stati Uniti monsignor Gregg M. Caggianelli, del clero della Diocesi di Venice (Florida), vice rettore del St. Vincent de Paul Seminary a Boynton Beach, sempre in Florida. Lo riferisce il Bollettino della sala stampa vaticana. Francesco continua a lavorare dall’ospedale. Sono state diverse le nomine che hanno riguardato la Chiesa degli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. Il Pontefice aveva anche scritto una lettera a tutti i vescovi americani per ribadire la linea di accoglienza per i migranti, contro le decisioni della nuova amministrazione guidata da Donald Trump.

Aggiornato il 21 febbraio 2025 alle ore 14:29