Esempi di solidarietà e partecipazione. Brutta figura del Gruppo Dazn che ha l’esclusiva dei diritti televisivi della Serie A. Il malore che ha colpito, domenica 1 dicembre, il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove ha richiamato, mano a mano che i minuti passavano, quanto era accaduto, sempre in diretta tivù, al giocatore danese Christian Eriksen che deve la vita al compagno di squadra Simon Kjær. Anche Bove si è accasciato a terra dopo essersi allacciato gli scarpini al 17’ del primo tempo dell’incontro al Franchi con l’Inter. Il precedente era accaduto in aprile al romanista, l’ivoriano Evan N’Dicka, svenuto sul campo dell’Udinese. Domenica, il primo ad accorgersi del crollo di Bove è stato il difensore nerazzurro Denzel Dumfries che ha richiamato l’attenzione del collega Hakan Çalhanoğlu e lo staff medico dei viola. Tolta la lingua dalla gola del ragazzo romano per evitare il soffocamento, tutti i giocatori in campo hanno fatto corona al giocatore a terra, al fine di non permettere la ripresa di alcuna immagine del corpo sofferente. Seguono seguiti rabbia e disperazione. Molti piangono anche sugli spalti e quando l’ambulanza raccoglie il ragazzo da terra tutto lo stadio applaude. I tifosi fiorentini ricordano ancora il dramma di Davide Astori. Sembra una maledizione.
Mentre veniva trasferito all’ospedale Careggi (in dodici minuti) il centrocampista della Fiorentina Danilo Cataldi ha utilizzato il defibrillatore nell’ambulanza avendo seguito a suo tempo un corso di pronto intervento. All’ospedale fiorentino Bove era intanto atteso dal padre Giovanni, dall’allenatore Raffaele Palladino, dalla fidanzata e dalla sindaca della città appena eletta Sara Funaro. Alle 19 arriva la conferma della sospensione della partita decisa dall’arbitro Daniele Doveri. Rinviata a data da destinarsi. Il ragazzo del quartiere romano Appio Latino, cresciuto nelle giovanili della Roma a Trigoria fin da quando aveva dieci anni, si era fatto benvolere da tutti nella città dell’arte. Una residenza speciale per uno studente modello che parla tre lingue e studia economia alla Luiss. Allenato da José Mourinho si è fatto largo per la sua intensità in campo.
La famiglia del presidente Rocco Commisso, attraverso il responsabile del settore sportivo Daniele Pradè, ha messo a disposizione dagli Stati Uniti il massimo impegno per permettere ai medici di individuare le cause dell’improvviso arresto cardiaco. Secondo gli esperti ci sono patologie molto difficili da diagnosticare con esami di routine. L’Italia è comunque l’unico Paese al mondo dove la certificazione del medico sportivo ha valore legale. Dall’introduzione di questa norma le morti improvvise si sono ridotte. All’Olimpico, un’ora e mezza dopo le ultime notizie sullo stato di salute del ragazzo, i giallorossi sono scesi in campo con una maglietta significativa: “Edo, daje. Roma ti aspetta”. Nel dramma Bove s’inserisce una profonda delusione per i telespettatori di casa.
Telefonate, accuse alla tivù concessionaria esclusiva delle partite di serie A. Usciti dal campo giocatori, arbitro, collaboratori, staff tecnici delle due squadre è andata in onda per alcuni minuti un’immagine senza audio dallo stadio Franchi con la scritta in sovraimpressione: “Gara sospesa per emergenza medica”. Niente cronaca, niente notizie in tempo reale su quanto stava accadendo. Qualche informazione riferita dal giornalista Pierluigi Pardo grazie al collega di Repubblica Matteo Dovellini che segue la Fiorentina. Paragonando la prontezza giornalistica della Rai e di Sky si è scatenata una raffica di critiche dei clienti a pagamento di Dazn, considerando la circostanza “una vergogna per aver lasciato l’immagine del campo senza commento, senza spiegazioni”, peggiorando le cose con un definitivo: “Evento terminato”.
Aggiornato il 04 dicembre 2024 alle ore 10:16