Medicina a Km 0

L’ospite di questo mercoledì nello spazio di Medicina a Km 0 è l’architetto Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli architetti di Roma

Non ci sono dubbi sul fatto che un bell’edificio, un bell’ambiente, fanno sentire meglio. Collegare dunque l’architettura agli ospedali, per il benessere di pazienti e del personale medico e infermieristico, non è sbagliato. Nel confronto con il presidente Panci, si è sottolineato che quando ci muoviamo nel bello ‒ i più almeno ‒ ci comportiamo meglio, abbiamo più cura di noi stessi e del luogo in cui ci troviamo. Un luogo curato e piacevole ritiene la medicina olistica (che considera lo stato di salute nella sua globalità, dunque all’unione tra corpo, mente e spirito) favorisce anche il sonno e il relax, diminuisce l’aggressività e riduce i tempi di trattamento e di medicazione. 

L’architettura curativa è nata nel Regno Unito e si è sviluppata in molti Paesi del mondo. Gli elementi che caratterizzano i migliori ambienti sanitari sono: la privacy, cioè ambienti che danno ai pazienti la possibilità di stare da soli; la vista, ossia il considerare livelli di illuminazione che stimolino il benessere e la guarigione; la natura, il contatto è terapeutico e calmante; la leggibilità del luogo, poiché i pazienti non devono perdersi fra i corridoi e i reparti, ma devono orientarsi; il confort, lontano dai rumori assordanti e dai luoghi congestionati; l’estetica degli interni, perché un ambiente caldo e accogliente è ovviamente benefico rispetto ad uno anonimo e trascurato; che tenga conto del personale sanitario, perché avendo spazi ospitali dedicati sarà più efficiente. Infine, deve considerare la compagnia e la dignità, in quanto i pazienti possano anche avere l’opportunità di stare con gli altri ma anche di poter controllare quello che vedono e sentono.

Tutto è importante, anche i materiali e i colori che in un luogo di cura devono essere utilizzati, perché fanno la differenza. L’Oms ha voluto umanizzare gli spazi già dal 1948, prestando attenzione ai colori, all’illuminazione e al riscaldamento. 

Oggi la tecnologia è al centro degli ospedali del futuro che devono seguire dei criteri di efficienza energetica, requisiti di accessibilità, flessibilità e anti-sismicità, e nello stesso tempo essere provvisti di macchinari specifici e piani per evitare rischi di incendio. Ma il focus, non bisogna dimenticarlo, deve essere il paziente.

Aggiornato il 27 novembre 2024 alle ore 19:48