Ormai se ne parla in ogni occasione possibile, sia che si tratti del trasporto pubblico e privato, sia per quanto concerne le abitazioni ecosostenibili: il Green Deal è al centro delle discussioni di governi e istituzioni e rappresenta una sfida non indifferente, nel voler trasformare l’Ue in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse, sostenibile e competitiva. Ma, mentre ci si chiede se siamo davvero pronti per una transizione così drastica (seppure a tappe), si può fare qualcosa a livello aziendale per risultare più green? La risposta è sì, ed è possibile grazie a pratiche e scelte che salvaguardino l’ambiente.
Stampare ecologico
Quando si decide di stampare un documento significa che non c’è altro modo di archiviarlo o consegnarlo a terzi. La prima considerazione da fare, dunque, è sull’effettiva sostenibilità di una soluzione di stampa, che può essere semplicemente una multifunzione oppure una combinazione di device e soluzioni di gestione documentale con valenze intrinseche a supporto dell’eco-sostenibilità.
Anche in ambito di stampa di produzione digitale, la scelta può indirizzarsi sia verso sistemi con toner che con tecnologia a getto d’inchiostro, ma quest’ultima è di certo da preferire se si hanno esigenze di stampa in grandi volumi con un’elevata qualità e bassi costi di output. Il vantaggio più interessante è che alcuni sistemi adottano inchiostri proprietari a base acqua a pigmento e una serie di accorgimenti dal punto di vista energetico, che riducono l’utilizzo delle risorse a sostegno di un approccio sostenibile. Ciò rende le stampanti di ultima generazione, anche per lavori massivi, estremamente ecologiche a livello di prestazioni e mantenimento nel tempo.
Tanti piccoli gesti
Può sembrare banale, ma gestire al meglio le utenze in azienda non aiuta solo a limitare i consumi e quindi le spese, ma persino a fare del bene all’ambiente. Non diversamente che per gli ambienti domestici, sarebbe utile implementare l’illuminazione a Led e prediligere utenze che sfruttino energie rinnovabili (tramite pannelli solari o turbine eoliche).
Il risparmio energetico passa per tanti gesti, solo in apparenza piccoli: spegnere un pc che non sta usando nessuno o accendere il riscaldamento solo dove lavorano i dipendenti sono attenzioni che possono fare la differenza.
Un altro ambito di interesse è la supply chain di un’azienda, che rappresenta tutte le azioni che partono dall’approvvigionamento di beni primari alla consegna del prodotto finito (a volte, si continua con l’assistenza al cliente). Una corretta pianificazione delle strategie tramite AI e software avanzati consente di evitare gli sprechi e di acquistare solo ciò che serve, ottimizzando così la produzione e procedendo alla vendita mirata.
La lotta agli sprechi significa inoltre avere personale qualificato che possa essere formato, così da crescere in azienda e supportare anche durante un cambiamento: l’uso dell’automazione al fine di ridurre l’impronta di carbonio, ad esempio, va conseguito da dipendenti specializzati, perché persino la digitalizzazione più moderna necessita di una mano “umana”.
Come è normale che sia, esistono aziende e industrie che possono portare a un maggior rischio di inquinamento e altre meno, a seconda dell’ambito in cui operano. Tuttavia, se si applicano le strategie migliori per contribuire all’ecosostenibilità, il lavoro delle singole imprese potrà contribuire al cambiamento, in una condivisione di intenti che avrà un impatto globale. Creare un parco macchine ibrido o completamente elettrico, impiegare energie rinnovabili, acquisire macchinari di nuova generazione sono alcune mosse vincenti che possono fare la differenza.
Aggiornato il 15 novembre 2024 alle ore 10:15