I vizi si pagano: il possibile aumento del costo delle sigarette

La scelta di aumentare il prezzo delle sigarette si diffonde. Un aumento che ha un duplice obiettivo, sostenere le casse della sanità italiana per un totale di 13,8 miliardi di euro e contrastare il consumo di tabacco, oramai causa del 90 per cento dei tumori ai polmoni. La paternità della proposta è dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) che ha presentato al Senato la campagna #SOStenereSSN, promossa insieme a Panorama della sanità. Il presidente di Aiom Francesco Perrone spiega, infatti, come in Italia questa cattiva abitudine determini ben oltre 93.000 morti ogni anno, con costi pari a oltre 26 miliardi di euro. Sono 24,5 per cento gli adulti tra i 18 e 69 anni che fumano e l’abitudine è ancora più diffusa nelle donne, a cui corrisponde un progressivo aumento della mortalità per carcinoma polmonare. In particolare, nel periodo tra il 2007 e il 2019, nelle donne è stato documentato un aumento del 16 per cento dei casi di malattia, mentre per il 75-80 per cento la diagnosi della malattia è intervenuta in fase avanzata, con conseguenti ridotte probabilità di guarigione.

Una proposta che, dunque, mira a combattere il tabagismo, causa oramai di molte neoplasie, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie. La vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone, si mostra favorevole e ha annunciato che presenterà un emendamento in questa direzione nella prossima legge di bilancio. Mentre secondo il presidente della Fondazione Aiom Saverio Cinieri “è necessario interrompere l’abitudine al fumo, perché non esiste una soglia sotto la quale le sigarette non risultino dannose”. La scelta di elevare il costo delle sigarette e dei prodotti da fumo segue la scia di quanto già avvenuto in altri Paesi, come in Francia dove si intende prevedere un aumento graduale annuo del 5 per cento sulle sigarette. L’Italia, infatti, si mostra con un costo per pacchetto tra i più economici, sebbene abbia già subito un graduale aumento nel corso degli anni. Se in Italia il costo di un pacchetto di sigarette si aggira intorno ai 6,20 euro, in Francia è pari 12,50 euro, così come negli Stati Uniti dove il prezzo è stato stabilito intorno agli 8 dollari. Ma gli italiani cosa ne pensano di un tale aumento? Secondo un’indagine svolta dall’Istituto Mario Negri, il 62 per cento degli italiani si dice favorevole se i ricavi sono finalizzati al Ssn.

In questa prospettiva, la campagna prevede la nascita di un apposito sito, la realizzazione di un opuscolo scaricabile e di uno spot, con il coinvolgimento di istituzioni e testimonial, tra i quali Airc, Istituto Mario Negri, Cittadinanzattiva, Alleanza contro il cancro. Per quanto negli ultimi anni si sia registrata una diminuzione del numero di fumatori, con un rialzo durante la fase pandemica, è ancora fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza degli stili di vita sani e sulla necessità di interrompere quanto prima tale abitudine.

Aggiornato il 11 ottobre 2024 alle ore 09:35