Viaggio della salute ai confini dell’Italia

Anche quest’anno ho percorso circa 600 chilometri per raggiungere quella sorta di paradiso della salute costituito dal piccolo ma efficiente sistema economico che ruota intorno alle Terme di Lurisia, le cui acque possiedono grandi proprietà terapeutiche. Siamo ad un tiro di schioppo dalla Francia, nel comune di Roccaforte Mondovì.

Ospite, come sempre, dell’eccellente Albergo Ristorante Commercio di Norea, gestito da molte generazioni dalla famiglia Dho, resto sempre impressionato dall’educazione, dalla cortesia e, soprattutto, dalla dedizione al proprio lavoro che questa gente di montagna esprime. Una popolazione estremamente laboriosa che dimostra un profondo senso di cooperativa appartenenza alla propria cultura originaria ed alle sue tradizioni. Tutto ciò, che si manifesta in un sistema economico florido, nell’ambito di un contesto pulito e ordinato, si rispecchia pienamente nella struttura operativa delle Terme, con uno staff il quale, nonostante le ridotte dimensioni, sembra gestire al meglio la complessità di una ampia offerta terapeutica. Tant’è che, dopo aver attraversato con fatica gli anni bui della pandemia, la proprietà ha deciso di ampliare tale offerta. Sta, infatti, per essere completata la realizzazione di una ampia piscina termale che dovrebbe entrare in funzione a partire dalla prossima stagione. Inoltre, va segnalata la recente e avveniristica introduzione dei bicchieri con un chip nominativo, con lo scopo di impedire ai “portoghesi” di turno, la cui madre soprattutto in Italia è sempre incinta, di usufruire indebitamente delle preziose cure idropiniche.

Sul piano più squisitamente economico, tanto il citato Albergo Ristorante Commercio, quanto le Terme di Lurisia, mi richiamano alle mente un pensiero più volte espresso dal mio compianto mentore, Giulio Savelli, in merito alla differenza operativa tra il pubblico e il privato: “Se per spostare un tavolo nel pubblico ci vogliono 8 persone, nel privato ne bastano un paio, che per soprammercato riescono a farlo meglio e in minor tempo”. Precisione e rapidità, insieme a competenza e professionalità, che troviamo perfettamente rappresentate nello staff, diretto dal dottor Claudio Fantino, impeccabile responsabile sanitario della struttura termale. È altrettanto doveroso sottolineare il lavoro più oscuro dei tecnici che gestiscono la manutenzione: il responsabile Daniele Delpero e il vero proprio factotum Fiorello, il cui impegno è ulteriormente sostenuto da un evidente attaccamento affettivo alle Terme ed alla sua terra d’origine. Un attaccamento alle persone e ai luoghi che mantiene ancora oggi, nell’era della globalizzazione spinta, un nostalgico sapore daltri tempi. Una ragione in più, quest’ultima, per compiere un magnifico viaggio della salute in questo suggestivo e incontaminato pezzo d’Italia.

Aggiornato il 04 settembre 2024 alle ore 14:22