Medicina a Km 0

Medicina a Km 0 questa settimana ospita la dottoressa Roberta Sarcinella, dirigente medico della Uosd di Angiologia della Asl Roma 1, con cui abbiamo parlato di circolazione arteriosa e aterosclerosi.

L’aterosclerosi può interessare tutte le arterie di grosso e medio calibro, incluse le arterie coronariche, le carotidi, le arterie cerebrali, l’aorta e le arterie maggiori delle estremità. L’aterosclerosi è la prima causa di morte nel mondo.

Il segno distintivo dell’aterosclerosi è la placca che si forma all’interno dei vasi e che può provocare, a seconda dell’importanza dell’ostruzione del vaso, le complicanze della placca (per esempio infarto del miocardio, trombosi, ischemia, ictus).

Sono molti i fattori di rischio per l’aterosclerosi, ad esempio il diabete, il fumo di sigaretta, l’ipertensione, le infiammazioni sistemiche.

L’esame per lo studio della circolazione per diagnosticare l’insufficienza arteriosa è l’ecocolordoppler. I test non invasivi più utilizzati per valutare le caratteristiche delle placche sono l’ecografia vascolare tridimensionale, che può essere utilizzata per valutare la placca nella carotide e in altre arterie; l’angio-Tc, che viene utilizzata clinicamente per identificare lesioni significative nelle arterie coronarie e l’angio-Rm, che viene talvolta utilizzata per visualizzare le grandi arterie (come l’aorta).

La prevenzione è fondamentale, specialmente se si ha una storia familiare di malattia cardiovascolare. 

Aggiornato il 10 luglio 2024 alle ore 17:49