Salvate la soldata Rula

Che la televisione segua la regola dello share lo sappiamo. Che i talk-show servano da intrattenimento e non per fare informazione pure, ma insomma a tutto dovrebbe esserci un limite. Capita che durante il programma serale In Onda, condotto da Luca Telese e Marianna Aprile su La7, Rula Jebreal paragoni la libertà di stampa italiana con la totale assenza di libertà in Iran e Iraq. Riferendosi alla polemica montata dalla sinistra su Rai News, rea di non aver aperto con la notizia delle ultime elezioni in Francia, l’attivista – se così si può chiamare – ha affermato: “Ormai, dopo quello che abbiamo visto mi sento in Iraq, in Iran. Cose che accadono solo in Paesi del genere.

Che l’intento fosse quello di attaccare il Governo Meloni e l’informazione italiana è evidente. Ma che la giornalista palestinese non si renda conto che sta sputando in faccia a tutte le donne, e anche gli uomini, che in Iran e Iraq continuano a morire a causa di regimi dittatoriali e terroristi non è accettabile. No, cara Rula, non ti auguro di trovartici davvero in quei Paesi. D’altra parte, se non ci vivi, è perché sai benissimo che lì non potresti fare il tuo lavoro, anzi non potresti fare nessun lavoro, non avresti avuto un’istruzione, non potresti andare in televisione né viaggiare per il mondo, e neanche aprire bocca tanto per dargli fiato nel tentativo di aumentare di qualche punto l’audience. Perché, in quei Paesi, le persone e soprattutto le donne possono a mala pena sopravvivere. E questo tu lo dovresti sapere bene.

Quindi, questa dissociazione cognitiva deve essere un messaggio di allarme per i tuoi compagni di merende: salvate la soldata Rula prima che affondi se stessa con tutta la nave dove è sopra!

Aggiornato il 10 luglio 2024 alle ore 14:08