Paure pre-vacanze: dai furti in casa al maltempo, i timori più diffusi

I soliti ignoti che fanno “visita”, il maltempo, le fughe di gas. Sono queste alcune paure che vivono gli italiani in procinto di andare in vacanza. Almeno secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Bilendi. Più di sei vacanzieri su 10, ossia circa 28 milioni di persone, temono di subire un furto in abitazione mentre sono in ferie. Una paura, si legge in una nota, “più diffusa tra i giovani (74 per cento, età compresa tra i 25 e i 34 anni) mentre, a livello territoriale, è maggiormente sentita tra i residenti del Nord Est (69 per cento)”. Preoccupazione, peraltro, presente sia nei grandi centri abitati (72 per cento), sia nei Comuni con meno di 10mila abitanti (67 per cento). Nonostante ciò, va detto, in pochi hanno una polizza casa contro i furti: solo il 20 per cento di chi andrà in vacanza ammette di possedere questo tipo di copertura. Per Andrea Ghizzoni, managing director assicurazioni di Facile.it, “le polizze casa sono prodotti assicurativi detti multirischio e tutelano gli assicurati da una serie di sinistri connessi all’abitazione. Le coperture base includono la tutela contro i danni al fabbricato e la responsabilità civile e partono da un prezzo di 180 euro l’anno, ma è possibile aggiungere anche la protezione dai furti in casa con un costo che cresce di circa 50 euro”. E ancora: “È possibile proteggere la casa anche dai danni causati da maltempo o calamità naturali. Per alcune compagnie assicurative, questa copertura è inclusa nella tutela contro i danni al fabbricato, per altre, invece, è considerata come garanzia accessorie e va pertanto appositamente attivata; il costo varia a seconda della tipologia di calamità, delle caratteristiche dell’immobile e della città, ma può arrivare a superare i 300 euro”. Perdite idriche e fughe di gas, invece, impensieriscono, “rispettivamente, il 23 per cento e il 17 per cento dei vacanzieri – riporta il comunicato – mentre l’ultima preoccupazione in classifica è quella di partire dimenticandosi luci o altri elettrodomestici accesi; un timore che accomuna “appena” 6 milioni di italiani”.

Ci sono poi strategie messe in campo per ridurre i rischi. Come quella di utilizzare i vicini di casa o familiari come sentinelle per controllare l’immobile (45 per cento). Un’abitudine che si registra in particolar modo nei piccoli Comuni (54 per cento) e tra gli over 65 (48 per cento). “Vicini di casa che, nel 17 per cento dei casi, vengono “ingaggiati” anche per svuotare regolarmente la cassetta della posta così da ridurre al minimo i segnali di assenza prolungata da casa”. Invece “circa 16,5 milioni di viaggiatori hanno invece deciso di affidarsi a sistemi di antintrusione; c’è chi, ad esempio, ha protetto l’abitazione con grate antieffrazione (14 per cento) e chi, invece, ha dotato l’appartamento di un sistema di videosorveglianza (27 per cento). Soluzioni particolarmente diffuse – viene spiegato – nelle grandi città, dove la percentuale di chi ha adottato questi sistemi sale, rispettivamente, al 18 per cento e al 36 per cento. Il 5 per cento dei rispondenti, invece, ha dichiarato di affidarsi alla sorveglianza privata”. In più, c’è chi tiene accesa la luce “per scoraggiare eventuali topi da appartamento: il 6,2 per cento del campione intervistato”. Poco meno, il 3,3 per cento, lascia accese tivù o radio per “mascherare l’assenza da casa”.

Aggiornato il 08 luglio 2024 alle ore 17:03