L’esame di maturità ha da sempre rappresentato un traguardo importante per la vita degli studenti. È una meta di arrivo fondamentale per il percorso scolastico, non solo perché la stessa è finalizzata a valutare le competenze acquisite al termine del ciclo di studio, ma anche perché segna la conoscenza dei vari temi e problemi della vita e del sapere. A confrontarsi con questo esame sono 526.317 studenti, ora impegnati nei colloqui orali. Le prove scritte, iniziate il 19 giugno, sono oramai superate e i dati mostrano un risultato globale positivo. Difatti, un maturando su due ha avuto un voto medio superiore a sette decimi. In particolare, secondo l’indagine svolta da skuola.net, il 6 per cento ha ottenuto il massimo punteggio (40/40), il 19 per cento si è attestato tra i 35 e 39 punti (quasi un 9 e mezzo), il 26 per cento tra 30 e 34 punti (tra il 7 e l’8), mentre il 17 per cento, non è riuscito a raggiungere la sufficienza.
L’indagine mostra, inoltre, come la correzione degli scritti sia avvenuta in tempi rapidi, grazie al supporto della tecnologia. Oltre il 90 per cento ha, infatti, potuto visionare i punteggi delle prove tramite il registro elettronico, con definitivo addio al tradizionale rito collettivo dei quadri affissi all’uscita dalla scuola. A questo punto, non resta che superare brillantemente la prova orale, da molti la più temuta. Le commissioni, composte da sei membri (di cui tre esterni) e un presidente, accoglieranno cinque candidati al giorno, dedicando a ciascuno di loro in media 60 minuti. In questa prova i maturandi sono chiamati ad illustrare le proprie conoscenze in tutte le materie oggetto dell’ultimo anno di studi, partendo da uno spunto: un testo, una formula, una foto, un’opera d’arte, predisposti dalla commissione e da cui far partire il colloquio multidisciplinare.
L’esame orale, in altre parole, si configura come una conversazione che spazia tra le varie discipline di studio, con la possibilità per la commissione di partire dallo stesso curriculum del candidato per porre domande o per approfondire il percorso personale e le competenze dello studente. Diversamente dal curriculum dello studente, il Capolavoro dello studente, una delle novità della Maturità 2024, non è oggetto di valutazione. Si tratta di elaborato personale che illustra le competenze acquisite nel corso dei 5 anni scolastici e che i docenti possono visualizzare nella sezione E-Portfolio sul sito del Miur Unica, ma senza che lo stesso possa rilevare ai fini del punteggio finale.
Infatti, riguardo alla valutazione, la prova può valere fino a 20 punti, a cui si aggiungono fino a 40 punti derivanti dai crediti accumulati nel triennio finale, e gli opzionali 5 punti bonus che la commissione può assegnare a chi raggiunge almeno 50 punti nelle tre prove finali. Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, durante la presentazione della Fondazione per la scuola italiana, si è mostrato particolarmente soddisfatto dell’andamento di questi esami, e ha augurato un “in bocca al lupo ai ragazzi che iniziano gli orali”. L’ansia sale, ma forza ragazzi il peggio è passato.
Aggiornato il 26 giugno 2024 alle ore 12:18