Medicina a Km 0

Questo mercoledì, Medicina a Km 0 ospita il professor Antonio Giordano, oncologo e patologo, genetista e ricercatore, professore ordinario di Anatomia patologica e Istologia a Siena. Direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine (Shro) di Philadelphia – un’organizzazione no-profit che opera nei settori della ricerca clinica traslazionale, con sedi anche a Napoli e Siena – Giordano ha dato un grande contributo alla ricerca sul cancro degli ultimi anni.

Il professor Giordano ha un pedigree di tutto rispetto. Per citare alcuni suoi talenti e attività: è nel Comitato scientifico dell’Istituto superiore di sanità (Iss); in Italia collabora con il Centro oncologico di Mercogliano; ha collaborato con la stesura del Pnrr Ambiente e Salute; è direttore di un tavolo tecnico presso il Ministero degli Esteri per la stesura di una legge per l’assistenza sanitaria per gli italiani all’estero. E non finisce qui, perché abbiamo voluto chiedergli del Mesotelioma, il killer dei tumori.  

Un tumore raro, aggressivo, quasi sempre fatale, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 10 per cento. La maggior parte dei mesoteliomi è legata all’esposizione all’amianto sul posto di lavoro – tra i soggetti a rischio: operai del settore, militari, inviati speciali del giornalismo nei teatri di guerra. Ma, come ha dichiarato nel video il professor Giordano, anche i familiari si possono ammalare, a causa dell’esposizione passiva, perché le fibre di amianto si depositano sui vestiti così da arrivare nelle case dei lavoratori. 

Il periodo di latenza, ossia il tempo che intercorre tra l’esposizione e la comparsa del mesotelioma, è molto lungo, anche di 30-40 anni. 

A seconda del distretto corporeo i mesoteliomi si suddividono in pleurico, peritoneale, pericardico e della tunica vaginale. Il mesotelioma pleurico è il più comune, specie nel sottotipo epitelioide. Purtroppo, difficilissimo da diagnosticare, il professor Giordano ammette che non ci sono esami abbastanza sensibili convalidati per la diagnosi precoce. 

In Italia la lavorazione e l’utilizzo dell’amianto sono vietati per legge dal 1992. La rimozione viene affidata a tecnici specializzati. Non va fatta nel modo più assoluto rimozione “fai-da-te”, per il pericoloso effetto dovuto allo sbriciolamento del materiale. 

Aggiornato il 06 giugno 2024 alle ore 09:16