Arriva dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) l’approvazione della prima insulina da somministrare, non più tutti i giorni, ma una volta a settimana. Una terapia che rappresenta, dopo centouno anni dalla sua scoperta, una novità per il trattamento dei pazienti adulti e per la loro qualità di vita.
Il protocollo fino ad oggi praticato prevede la somministrazione dell’insulina almeno una volta giorno, con importanti conseguenze per la vita sociale e lavorativa della persona. Proprio il numero di iniezioni richieste, visto come un vero e proprio ostacolo, porta le persone con diabete a ritardare di oltre due anni l’inizio del trattamento. Ma da oggi le cose possono cambiare.
La molecola icodec, prodotta dalla nota azienda farmaceutica danese Novo Nordisk, affermano gli esperti, permette un lento rilascio, dimostrando si essere in grado di migliorare il controllo glicemico, rispetto alla versione giornaliera, senza un aumento del rischio di ipoglicemia. Precisamente, spiega la stessa azienda farmaceutica in una nota: “Il farmaco è progettato per coprire il fabbisogno di insulina basale per un’intera settimana con una singola iniezione sottocutanea ed è stato approvato per gli adulti con diabete mellito”.
L’insulina settimanale ha ricevuto l’approvazione dell’ente regolatorio europeo per la commercializzazione in Europa e attende il benestare dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). A tal proposito Emilio Augusto Benigni, Presidente Fad - Associazione italiana diabetici – rivolge un appello all’Aifa: “Affinché non mortifichi con lunghe attese il nostro entusiasmo e dia priorità all’approvazione anche in Italia”, così che “si possa dare il via nell’immediato alla distribuzione dell’insulina basale settimanale”.
Un evento importantissimo se si considera che la malattia del diabete colpisce almeno 4 milioni di persone, circa il 6 per cento della popolazione, senza considerare le mancate diagnosi che secondo alcuni dati potrebbero aggirarsi a circa 1,5 milioni.
Plausi giungono anche dal Presidente della Società italiana di diebetologia (Sid), Angelo Avogaro, che sottolinea i vantaggi del nuovo trattamento, specificando che “le formulazioni settimanali rilasciano l’insulina in modo più costante, riducendo i picchi e i cali di zucchero nel sangue e il rischio di ipoglicemia grave”, così come il rischio di complicazioni come malattie cardiache, ictus, nefropatia e retinopatia.
Da 365 iniezioni all’anno a 52: un passaggio importante che regalerà finalmente ai pazienti una maggiore flessibilità per la routine quotidiana e una diminuzione dello stress e dell'ansia associati al diabete.
Ma benefici si registrano anche per l’ambiente, grazie alla notevole diminuzione nel numero di penne utilizzate e, quindi all’uso della plastica, si registrerà una riduzione anche le emissioni di CO2.
Si tratta, dunque, di una semplificazione del trattamento che rappresenta una grande innovazione che siamo lieti di accogliere.
Aggiornato il 04 giugno 2024 alle ore 10:37