Nel video all’interno di questo articolo, intervistiamo il criminologo e psicologo forense Bruno Calabrese sul fatto che il cavalcavia posto sulla A4, da dove la giovane Giada Zanola è stata scaraventata giù sull’asfalto dell’autostrada nei pressi di Vigonza (Pd), era sprovvisto di rete anti-sasso. Con una protezione di questo tipo, è probabile che il compagno omicida non sarebbe riuscito nel suo intento.
Ci si chiede se i gestori delle autostrade debbano essere responsabili dei cavalcavia e dei ponti sulle autostrade. Si cura il mantenimento della pulizia e della crescita delle piante laterali per evitare che prendano fuoco. Ma la manutenzione delle parti laterali non è sufficiente. Adesso si possono anche lanciare corpi di esseri umani. Esiste una normativa che dice che bisogna avere strutture anti-sasso che impedisca a delle teste calde di lanciare pietre dai ponti sulle strade sottostanti e quindi prevenire anche i suicidi e a questo punto anche gli omicidi da questi luoghi?
Chiunque passi da sotto un cavalcavia, oggi rischia grosso.
Aggiornato il 03 giugno 2024 alle ore 16:48