Medicina a Km 0

Ospite di questa settimana di Medicina a Km 0 è il virologo Fabrizio Pregliasco, professore di Igiene all’Università statale di Milano, direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano e past president dell’associazione nazionale pubbliche assistenze (Anpas).

Da quando abbiamo conosciuto il virus del Covid-19 abbiamo preso coscienza dell’esistenza di germi e batteri. Il professor Pregliasco si è espresso sui superbatteri, pubblicando un libro al riguardo (scritto a quattro mani con la giornalista Paola Arosio), I superbatteri una minaccia da combattere, nel quale spiega i motivi per cui i batteri si sono rafforzati sempre di più fino a diventare in alcuni casi invincibili con gli antibiotici che oggi conosciamo e abbiamo a disposizione.

Potremmo andare incontro ad un’epoca disastrosa, nella quale gli antibiotici che conosciamo perdono di efficacia durante qualsiasi tipo di intervento, parto, o cura di ogni ferita. L’apocalisse antibiotica che temiamo – considerando anche i superbatteri più pericolosi, e fra questi quelli che colpiscono i luoghi di cura come gli ospedali, causando infezioni gravissime – dev’essere immediatamente arginata. Inoltre, le case farmaceutiche non producono da tempo nuovi antibiotici. 

Il professor Pregliasco, nel video all’interno di questo articolo si è soffermato sull’uso inappropriato e smodato dei farmaci antimicrobici che ha permesso ai germi più aggressivi di rafforzarsi; per questo i superbugs, che rappresentano tra tutti i patogeni multiresistenti la minaccia più grande, normalmente suscettibili agli antibiotici sono diventati resistenti, sopravvivono in presenza del farmaco e continuano a moltiplicarsi richiedendo terapie più aggressive e costose, che hanno effetti collaterali più gravi.

Molte mamme danno con troppa facilità questi farmaci potenti ai loro piccoli, sentendosi rassicurate e ritenendo che la cura momentanea e immediata sia la cosa migliore. Pretendono pure che i medici prescrivano quei farmaci e molti lo fanno per non incappare in lamentele o denunce.

Anche l’uso corretto di questi farmaci è fondamentale: la prescrizione del medico laddove necessario, l’assunzione completa del ciclo senza interromperlo ai primi momenti di benessere. 

Un’arma utile contro i microrganismi patogeni è senz’altro la vaccinazione, che gioca d’anticipo prevenendo la malattia, limitando così l’uso di quei farmaci antibatterici. Alla diffusione dei superbatteri hanno contribuito gli allevamenti intensivi, dove era prassi somministrare gli antibiotici agli animali, attraverso il mangime, per un duplice obiettivo: far crescere più velocemente gli animali e prevenire molte malattie. Ma nonostante la macellazione, residui di farmaci finivano nella carne che arrivava sulle nostre tavole.

Oggi, molti ricercatori cercano di rintracciare nuove molecole con azione battericida nei nuovi habitat naturali che si sono formati con il surriscaldamento del pianeta: abissi oceanici, deserti e foreste tropicali.

Altro modo per aggredire i batteri, ha spiegato il professor Pregliasco, sono i fagi, i batteri predatori degli altri batteri, innocui per l’uomo. Speranze giungono anche dall’ingegneria genetica e dagli anticorpi, farmaci già in uso contro il cancro, il Covid-19 e le malattie infiammatorie, sotto forma di plasma convalescente.

Aggiornato il 22 maggio 2024 alle ore 17:22