In occasione della presentazione del libro La camorra di Bari. A piedi nudi per la città (edizioni Grecale), tenutasi nella sala conferenze della parrocchia di San Sabino alla presenza di don Angelo Cassano, sacerdote della parrocchia nonché referente regionale di Libera (già intervistato da L’Opinione), abbiamo ascoltato i protagonisti (e autori del libro) con l’impegno di continuare ad informare dando voce a chi combatte ogni giorno, a Bari e in tutta la Puglia, per la cultura della legalità.

Francesco Minervini, docente e scrittore, autore a quattro mani insieme a Domenico Mortellaro del libro, ci spiega della ricaduta della mafia come fenomeno sociale in termini di “utilità e benessere”, per riportare l’accento sul fatto che la mafia è una realtà autodistruttiva e lesionistica nei confronti della società civile e come sia un paradosso parlare di mafia assenzialistica o presente come erogatrice di servizi anti-Stato o al posto dello stato. “Dove c’è la mafia non c’è lo Stato”, afferma Minervini.

 

Aggiornato il 21 maggio 2024 alle ore 16:26