Medicina a Km 0
Questo mercoledì riaffrontiamo il tema dell’Adhd, la Sindrome da Deficit dell’Attenzione e Iperattività, ma parleremo del giovane adulto e dell’adulto con la presidente dell’associazione Adhd Lazio Cristina Lemme, che presiede anche il coordinamento nazionale Adhd Italia, iscritto ad Adhd Europe. La presidente Lemme, nel video all’interno dell’articolo, ci spiega la differenza fra un adulto con Adhd che da bambino è stato diagnosticato e un adulto con Adhd non diagnosticato da piccolo.
Gli adulti con Adhd, ci spiega Lemme, sviluppano scarsissime capacità relazionali stabili, hanno una vita privata disastrosa e una posizione sociale squilibrata. Seppure abbiano ottime capacità lavorative mandano tutto all’aria, perché si sentono sopraffatti dalla noia, dall’inquietudine, si stancano facilmente. Di prassi discutono con i colleghi, con i titolari, pertanto i loro lavori non durano a lungo.
Tendono a procrastinare tutto all’infinito, dimenticano di fare le cose basilari, come ad esempio pagare le bollette. Non sanno pianificare, la loro vita è un caos e vivere con loro diventa molto complicato. Per questo, se la discriminazione da bambini è già orribile, fa notare Cristina Lemme, fra gli adulti, dove si ha un quadro più conclamato di sofferenza, diventa atroce.
Molti medici non capiscono di trovarsi di fronte al disturbo mentale dell’Adhd, ritenendo che la distrazione, il dimenticarsi le cose o il non riuscire a fare una semplice coda alle poste, sia solo un momento che ciclicamente tutti viviamo, uno stress momentaneo, oppure riferendolo al carattere. L’Adhd nell’adulto viene spesso diagnosticato durante il trattamento di altri disturbi, come l’agorafobia, l’assunzione di sostanze stupefacenti, i disturbi bipolari. Il 23 per cento delle persone adulte dipendenti da sostanze stupefacenti (con disturbi da uso di sostanze - Dus) sembra, secondo studi recenti, sia affetto da Adhd.
Gli adulti con Adhd fanno quasi certamente uso di farmaci o sostanze per aumentare il tono dell’umore, per questo aumentano il tasso di criminalità e il numero dei problemi giudiziari. Va anche considerato che una parte di loro ha pensieri e condotte suicide.
Aggiornato il 08 febbraio 2024 alle ore 11:59