La riforma della scuola avanza e per il nuovo anno scolastico sono molte le novità che il Disegno di Legge numero 924 intende introdurre nella formazione dei giovani studenti: dall’ingresso del liceo del Made in Italy, ai cambiamenti per gli istituti tecnici, al temuto voto in condotta. La risposta alle difficoltà delle aziende in cerca di lavoratori qualificati, secondo il Governo Meloni, parte dalla scuola e dalla formazione di studenti pronti ad entrare nel mondo del lavoro una volta terminato il percorso scolastico. Il disegno di legge, approvato dalla VII Commissione del Senato, prevede infatti una vera e propria innovazione degli istituti tecnici e professionali attraverso l’introduzione del modello di 4 anni più 2 di formazione specializzata negli Istituti tecnici superiori. In altre parole, chi vuole specializzarsi in determinate materie, senza intraprendere il percorso universitario, potrà farlo dopo 4 anni di scuola. Una riforma che secondo il ministro Giuseppe Valditara mira a garantire “più opportunità lavorative, di maggiore successo professionale” e al tempo stesso “un mondo produttivo più competitivo”. Per tale ragione il ministro ha chiesto ai presidi degli istituti tecnici di tutta Italia di formare classi sperimentali con percorso quadriennale già dal prossimo settembre, così da dare inizio ad una vera e propria sperimentazione. Ma non solo, la seconda novità introdotta riguarda l’avvio del liceo del Made in Italy, a cui gli studenti potranno iscriversi a partire dal 23 gennaio sulla piattaforma Unica.
Il liceo del Made in Italy, approvato lo scorso 20 dicembre, mira a dare maggiore importanza all’acquisizione di conoscenze, abilità e conoscenze attraverso un piano di studi che lascia spazio ad argomenti di tipo giuridico ed economico (attraverso la previsione di 99 ore l’anno di diritto e altrettante di economia politica), come anche alle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica con informatica) e a quelle umanistiche (italiano, storia, filosofia e storia dell’arte). Ancora in attesa è invece l’approvazione della riforma del voto in condotta e della disciplina di classe. Una norma che ha lo scopo di ridurre gli atti di bullismo e le violenze anche contro i docenti introducendo significative modifiche, tra le quali: il rinvio a settembre degli studenti con voto 6 in condotta, l’ottenimento dei crediti scolastici solo per coloro che otterranno 9 o 10 in condotta, un nuovo approccio nella gestione delle sospensioni con la previsione di attività scolastiche di riflessione e approfondimento fino a 2 giorni di sospensione e attività di cittadinanza solidale per giorni di sospensione superiori. Gli obiettivi del disegno di legge sono chiari: se da un lato di intende istituire una formazione tecnologico-professionale più efficace che intensifichi i percorsi scuola-lavoro, dall’altro si vuole porre più attenzione alla disciplina in materia di comportamento degli studenti. Novità importanti che occorre conoscere ai fini delle prossime iscrizioni per il nuovo anno scolastico e per la scelta dei nuovi indirizzi formativi.
Aggiornato il 04 gennaio 2024 alle ore 12:26