“La nascita di UniRai a Roma segna un momento significativo nel panorama sindacale della Rai, rompendo il lungo monopolio di Usigrai nei rapporti sindacali all’interno dell’azienda”. Queste le parole di Massimo Visconti, presidente di Confintesa, che aggiunge: “Questo passo è essenziale per favorire un pluralismo sindacale in un contesto che sta vedendo tale tendenza crescere in tutte le categorie lavorative del Paese”.
Un punto di vista, il suo, sul servizio pubblico che verrà. Come ribadito nei giorni scorsi da Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia), vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai: “Tutte le iniziative che portano i lavoratori ad unirsi in associazione sono benvenute e rappresentano un valore aggiunto, se poi questi lavoratori sono giornalisti il cui compito è quello di comunicare secondo verità si comprende che con la costituzione di questa associazione si compie un passo deciso nel senso del pluralismo. Il cambiamento della Rai che vogliamo è quello proprio di un servizio pubblico plurale e quindi guardo con interesse a questa associazione, perché darà un contributo importante da parte di chi in Rai da sempre è impegnato a favore del pluralismo”.
Visconti, da par sua, sottolinea come la costituzione di Unirai ponga fine all’epoca in cui esisteva un unico sindacato all’interno dell’azienda. Unirai è considerata un’associazione. Visconti spera, comunque, che si trasformi presto in un sindacato che accolga e rappresenti tutte le varie professionalità presenti all’interno della Rai. “L’obiettivo principale – insiste Visconti – è garantire e rispettare il pluralismo, soprattutto nell’ambito giornalistico, un concetto spesso evocato ma poco praticato all’interno dell’azienda pubblica responsabile dell’informazione televisiva. Questa nuova realtà – termina – rappresenta una sfida, lanciata con l’intento di promuovere un contesto sindacale più diversificato e rappresentativo nell’ambiente televisivo italiano”.
Aggiornato il 01 dicembre 2023 alle ore 13:54