Assalto alla Rai delle tivù commerciali

Fiorello è partito alla grande. La Lotteria Italia porterà tanti ascolti e miliardi nel giorno della Befana, per concludere con il “botto” di Amadeus al 74esimo Festival di Sanremo dal 6 al 10 febbraio (il suo ultimo come conduttore e direttore artistico). È la Rai dell’usato sicuro, come d’altra parte fa Canale 5 con il Grande fratello, Tú sí que vales, Ciao Darwin, Io canto, il nuovo Zelig. L’inverno anticipato, per l’arrivo di freddo e neve, favorisce lo stare in casa. E la crisi economica, che ha fatto “sballare” i prezzi, sta inducendo le famiglie italiane a “tuffarsi” nell’ascolto televisivo, potendo scegliere, come nessuno in Europa, una vastissima miriade di canali e di programmi. Le imprese dei tennisti azzurri (Atp Finals di Torino, vittoria della Coppa Davis dopo 47 anni di digiuno) hanno fatto bene alla scarsa salute degli ascolti di Rai Due. Poi ci sono i risvolti negativi. Come il possibile stop per la trasmissione di Rai Tre Avanti popolo condotto da Nunzia De Girolamo. Era partita male con l’intervista di mezz’ora al marito Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito democratico, e non aveva mai superato i 500mila telespettatori, con uno share tra il 2 e il 3 per cento. Insomma, è soprattutto un fardello economico: il costo di circa 200mila euro a puntata era troppo oneroso per la Terza rete, che si regge ancora con la trasmissione di Federica Sciarelli Chi l’ha visto? ma anche con Un posto al sole, il polemico Report di Sigfrido Ranucci e Far West di Salvo Sottile.

L’amministratore delegato Roberto Sergio dopo le critiche degli ultimi mesi, soprattutto sugli appalti esterni, ha voluto precisare che non ci sarà alcuno stop anticipato per i programmi. Le valutazioni sui palinsesti autunnali verranno fatti durante la pausa natalizia. Ma nessuno osserva, per ora, che Tg3-Linea notte va in onda dopo la mezzanotte e che la riflessione Sulla via di Damasco di monsignor Giovanni D’Ercole è per pochi nottambuli (intorno alle 2 del mattino). Anche Monica Setta su Rai Due fa le ore piccole. La sua Generazione Z inizia dopo le ore 1,10 per non parlare di Casa Italia condotto da Roberta Ammendola (alle 2,35). Rai Uno dopo Affari tuoi va avanti con le fiction: Lea-I nostri figli fa quasi tre milioni di telespettatori, inoltre manda in onda l’ultimo appuntamento di Circeo che ripercorre il brutale massacro del 1975. Per Bruno Vespa e il suo Porta a Porta, se non ci saranno sforamenti, si collegherà poco prima della mezzanotte. A tenere desta l’attenzione non ci pensa Amadeus, che a partire da domenica 3 dicembre inizierà a sciogliere i nodi dei cantanti presenti e degli ospiti, da Ilary Blasi a Jannik Sinner.

La concorrenza avanza. La squadra de La7 dell’editore Urbano Cairo, proprietario e amministratore delegato del gruppo del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, ha impostato un palinsesto sugli approfondimenti politici ed economici, partendo da Otto e mezzo di Lilli Gruber e Dimartedì di Giovanni Floris. Rete 4, Oltre all’acquisto di È sempre Cartabianca di Bianca Berlinguer presenta numerose trasmissioni d’attualità. L’ultima sorpresa viene da Sky che esce dal perimetro dello sport in cui si batte con Dazn per lanciarsi in una sfida inedita per la pay-tv a pagamento. Si tratta della serie sugli anni Settanta “Non ci resta che il crimine”. Si vedrà se le promesse saranno mantenute. “Ci piace prendere in giro tutti: destra e sinistra” dicono i protagonisti, tra cui Gianmarco Tognazzi e Marco Giallini, protagonista – anche – della serie tivù Rocco Schiavone.

Aggiornato il 29 novembre 2023 alle ore 11:26