Il lettore di quotidiano, il fumatore di pipa

Secondo gli ultimi dati diffusi, un po’ tutti i quotidiani, compresi quelli sportivi, hanno perso lettori, in media diecimila ciascuno. Unica eccezione, Libero. Corriere della Sera, Repubblica, Stampa insieme non arrivano al milione di copie. Si dirà che molti preferiscono l’edizione digitale; e che fare concorrenza al flusso di notizie, vere o sballate che siano, che arrivano in diretta da cellulari e computer è qualcosa di improbo.

Però ci si dovrebbe pur chiedere come mai si va smarrendo il gusto della lettura, perché si deve essere rapidi e “istantanei”. Se la perdita di questo “gusto” sia da addebitare al fatto che chi fa i giornali ha smarrito il gusto di farli (discorso che vale anche per la tivù).

Non so se esista una relazione e quale: ma fino a una decina d’anni fa accadeva d’incontrare fumatori di pipa, oggetto che richiede attenzione, cura, tempo. Oggi il fumatore di pipa è un’etnia in estinzione, al pari del lettore di quotidiano in autobus, in treno, al bar.

Aggiornato il 18 settembre 2023 alle ore 15:47