![Chiamata in correo](/media/8284168/perricone-10.jpg?crop=0.32757903494176371,0.18979566862896557,0.031128674431503113,0.10304958927452859&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=133386483180000000)
L’Arcivescovo di Napoli, don Domenico Battaglia, è stato perentorio nel corso della messa d’addio per il 24enne Giovambattista Cutolo freddato da un 17enne nel capoluogo campano.
Un grido ha avuto il sopravvento nel corso delle celebrazioni: “Perdonaci, siamo tutti colpevoli”, lo slogan gridato anche dall’alto prelato napoletano. Eppure – lo scriviamo anche per esperienza diretta – a Napoli ci sono tante persone che non farebbero male neppure a una mosca: insomma, gente perbene.
La frase è indubbiamente d’effetto e costituisce una sorta di mea culpa, pronunciato più per una specie di chiamata in correo che alla fine nulla produce. Ci dispiace che anche un Arcivescovo di una realtà grande e complessa come il capoluogo campano si lasci andare a simili e improduttive dichiarazioni.
Aggiornato il 08 settembre 2023 alle ore 12:05