Dove gli abusivi nascondono le bottigliette d’acqua nella Capitale

“Non uscire nelle ore più calde”: questo il consiglio principale indicato dal capo della Protezione civile di Roma, Giuseppe Napolitano. Nella Città eterna, per la cronaca, è attesa una temperatura massima di 42 gradi, che potrebbe superare, quindi, il record dell’estate 1983, quando il 28 luglio i termometri registrarono 39,4 gradi alla stazione meteorologica di Roma Ciampino e 40 a quella di Roma Urbe. Un elenco di 28 punti è stato predisposto dalla Prociv per poter affrontare la giornata da bollino rosso. Non a caso, oggi saranno date bottigliette d’acqua quando servirà – per esempio, per prevenire i malori soprattutto delle persone anziane – e saranno distribuite borracce al Colosseo.

E proprio l’acqua diventa – è il caso di dirlo – un argomento bollente. Con gli abusivi che la conservano in condizioni sanitarie “indecenti” e che viene venduta ai turisti, con rincari da capogiro. Questo, in sostanza, quanto segnalato da Marco Milani, segretario capitolino del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori della Polizia locale).

“Per frenare il fenomeno cerchiamo di puntare ai nascondigli” racconta. E le tane sono rappresentate, per esempio, dai contatori elettrici o del gas. Qui le bottigliette d’acqua, scongelate e congelate più volte, vengono riposte per sfuggire ai sequestri. Capita pure che le bottigliette vuote, recuperate chissà dove, vengano riempite e poi proposte per rinfrescarsi. Tutto ciò, ovviamente, è il materiale che va per la maggiore in questa fase dell’anno. Negli altri periodi si possono trovare ombrelli o impermeabili monouso.

“Eppure, basterebbe il buon senso – è lo sfogo di Milani – affidando la vendita e la distribuzione di acqua alle numerose associazioni di volontari, magari inserite nei circuiti della Protezione civile. Otterremmo più risultati a costo zero”. Inoltre, “si ridurrebbe la presenza di venditori abusivi e si permetterebbe ai volontari, spesso anziani, di ottenere un rimborso spese, magari ricavato dalla vendita delle bottigliette medesime. E, soprattutto, si offrirebbe ai turisti un prodotto sicuro e a un prezzo accessibile”.

Nel dettaglio, prosegue, “boccette dal costo di 15 centesimi vengono vendute fino a due euro e cinquanta. Non solo: la Capitale potrebbe recupererebbe agenti da impiegare in sicurezza, anziché in inutili crociate contro i mulini al vento. Solo nella mattinata di stamani – rivela – in una decina di minuti avrò scovato una sessantina di bottigliette. Sempre oggi, i mezzi della Prociv hanno preso posizione in zona Colosseo. Che la stagione del buon senso stia finalmente arrivando?”.

Aggiornato il 18 luglio 2023 alle ore 13:37