Pallini e scrutini

Sono stati promossi i due studenti responsabili di aver sparato in classe contro una loro professoressa, Maria Cristina Finatti, colpita da alcuni pallini di gomma al volto durante una lezione di Scienze all’Its “Viola Marchesini” di Rovigo.

Ad agire erano stati in cinque ma tre di loro avevano avuto un ruolo marginale. La scuola ha deciso in maniera diversa rispetto a quanto accaduto ad Abbiategrasso (Milano), dove uno studente che aveva aggredito una professoressa con un coltello, a maggio, è stato bocciato. I due ragazzi rodigini non dovranno ripetere l’anno scolastico, nonostante l’aggressione, avvenuta nell’ottobre scorso; uno aveva sparato alla docente, mentre l’altro aveva filmato l’atto e lo aveva diffuso sui social network, rendendolo virale. Per i due erano scattati cinque giorni di sospensione dalle lezioni. Due i giorni di sospensione per il proprietario della pistola, che l’aveva portata a scuola e poi nascosta.

Poco tempo dopo, tuttavia, Finatti aveva però lamentato di aver ricevuto “nessuna solidarietà dai colleghi” mentre quella degli alunni “somigliava a una condoglianza. I ragazzi sono superficiali, non li perdono – aveva aggiunto – e la preside mi ha tenuto fuori da tutto, non so nulla dell’inchiesta interna”.

In questi giorni di pagelle ed esami, infine, quella che per la docente è suonata come una nuova beffa, anche se pare che il principale colpevole abbia ottenuto degli ottimi risultati, una serie di 8 e un 9 in condotta alla fine dell’anno scolastico.

L’esito degli scrutini ha portato all’intervento del ministro all’Istruzione e al merito, Giuseppe Valditara: “Rispetto l’autonomia di ogni scuola – ha commentato – tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare. La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione”.

Ad attendere elementi per rivolgersi allo stesso ministro sono i legali della docente, gli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero che hanno riferito la delusione della professoressa Finatti, 61 anni, che si aspettava che gli studenti fossero bocciati.

Una vicenda che sembra andare in direzione contraria a quella del liceo scientifico Alessandrini di Abbiategrasso, il cui Consiglio d’istituto aveva votato all’unanimità ieri per l’esclusione dallo scrutinio e per l’espulsione dello studente sedicenne che lo scorso 29 maggio ha ferito a coltellate la sua insegnante di italiano. Un provvedimento che il legale ha definito “un po’ pilatesco” e “immotivato, assunto senza che il ragazzo fosse nelle condizioni di difendersi”.

Aggiornato il 22 giugno 2023 alle ore 17:08