La cultura della consapevolezza

È sconvolgente vedere l’immagine dell’ennesimo incidente stradale che coinvolge giovani alla guida in stato di alterazione della coscienza indotto dall’uso di sostanze stupefacenti e da uno stato di superficialità maniacale di ricerca di like.

“Like” che oggi significa essere perché piaci, essere attraverso qualsiasi mezzo anche attraverso una corsa impazzita che si ferma quando a fermarsi è la vita di un bimbo di 5 anni e della sua famiglia. È l’intera società che ancora una volta dovrebbe mettersi di fronte allo specchio e riflettere il suo stato di salute mentale. Una salute mentale “borderline" che oscilla tra un’apparente civile maturità e una tangibile superficiale esistenza nell’apparenza. Apparire è il diktat che oggi ti permette di essere visibile e socialmente riconoscibile. Non c’è regola, non c’è educazione, non c’è rispetto se a dettare le regole dell’essere socialmente riconoscibili è l’apparenza attraverso l’idiozia e la mancanza di rispetto per l’altrui e per la propria vita.

Oggi è la strada ad essere protagonista di una cultura della sfida alla sicurezza e scenario di uno spavaldo senso di onnipotenza oltre ogni limite e ogni rispetto. Domani può essere una discoteca, una scuola, una casa, un luogo qualsiasi in cui sono presenti giovani che non hanno ricevuto un’educazione al rispetto della propria e dell’altrui salvaguardia. Un’educazione al concetto di sicurezza che oggi rappresenta un’urgenza nel processo educativo e che dovrebbe essere affrontata in sinergia tra scuola, famiglia e istituzioni. Una rivoluzione culturale ed educativa che mette al centro la responsabilità verso se stessi e verso gli altri.

Sicurezza è concetto fondamentale che riguarda ogni ambito della vita sin dall’età evolutiva. Basti pensare alle norme di sicurezza nelle scuole, nei luoghi di divertimento, nei luoghi di sport, nella Rete e in strada per comprendere la centralità della promozione di una cultura della sicurezza. La sicurezza nell’era globalizzata e supertecnologica dovrebbe essere inserita come materia di studio in ogni fase del percorso scolastico perché “se la sicurezza ce l’hai nella testa sei al sicuro”, se la sicurezza fa parte del tuo modo di essere sei consapevole dei rischi che corri e che fai correre.

Conoscere il concetto di sicurezza da un punto di vista sociale, individuale, morale ed etico rappresenta un elemento indispensabile per promuovere una cultura civica della consapevolezza e della responsabilità. La sicurezza è strettamente legata al concetto di qualità della vita: più si rendono consapevoli gli individui delle norme di sicurezza, più la qualità di vita all’interno di un contesto è garantita. La sicurezza non riguarda solo la sicurezza stradale in qualità di pedoni, automobilisti, motociclisti, ciclisti e oggi come monopattinisti, ma anche le buone maniere civili e le norme da conoscere se frequentiamo giardini pubblici, luoghi di svago o di sport, scuole o biblioteche. Ovunque è importante che ci siano individui consapevoli delle condotte da adottare per la propria e l’altrui incolumità, per il proprio e per l’altrui rispetto. La sicurezza è strettamente legata alla protezione (ad esempio nel campo informatico o nel controllo dell’accesso fisico di persone in edifici, aree come stadi o luoghi affollati per concerti o manifestazioni artistiche) e all’incolumità che riguarda la sicurezza delle persone (sul posto di lavoro o mentre si fa sport), ma è anche legata al concetto di prevenzione, benessere e salvaguardia (il rispetto per l’ambiente, le buone condotte in montagna o al mare) ma anche legata al concetto di tossicità come nell’ambito alimentare e della salute e infine di manipolazione come nell’ambito informatico (pensiamo alle fake news e agli attacchi in Rete e alle conseguenze psicologiche e sociali).

La sicurezza è un obiettivo educativo primario che può essere raggiunto solo creando una cultura della sicurezza sin dai banchi di scuola. Una cultura della sicurezza che contempli programmi scolastici adatti ad ogni grado di istruzione insieme ad un programma esperienziale di confronto, di scambio e di consapevolezza. Corsi esperienziali da svolgere in collaborazione con enti preposti alla formazione sul tema sicurezza che siano in grado di fornire programmi formativi pratici e adeguati agli studenti sia della scuola primaria che della scuola secondaria.

Temi quali la cultura della sicurezza applicata nellambito scolastico, del divertimento, dello sport, dell’area social-informatica, sanitaria e stradale sono centrali affinché si sviluppi una presa di coscienza sul potere che ciascuno di noi ha, sin da bambini, di rendere la nostra società consapevole e sicura per tutti.

Aggiornato il 20 giugno 2023 alle ore 10:56