“La vita è meravigliosa”: gli esami di terza media al Bambino Gesù

Parafrasando uno dei momenti più toccanti del film “Patch Adams”, tutto quello che vale la pena fare è difficile. Ma soprattutto “la vita è meravigliosa”, come ha scritto Matteo nella sua tesina. Lui è uno dei dodici ragazzi che hanno sostenuto in questi giorni gli esami di terza media al Bambino Gesù. Una prova scolastica importante, tra emozione e tensione. Il tutto, però, all’interno di un ospedale pediatrico. Dove i giovani pazienti sono obbligati ad affrontare percorsi medici complessi. Tra degenze più o meno lunghe.

Matteo prepara la propria relazione conclusiva incentrata sui diritti umani. E, nel messaggio rivolto alla commissione, osserva: “Mi sono ritrovato a combattere con una malattia molto più grande di me e come me c’erano tantissimi altri ragazzi. Abbiamo visto i nostri corpi cambiare forma, rinunciando spesso alle cose che più amavamo, come lo sport, gli amici e le passioni. Mi hanno sempre detto dai, devi solo avere pazienza, ma per loro era facile parlare dato che in ospedale c’ero io”.

Il ragazzo apre il proprio cuore. E racconta: “Quando entri, scopri tante cose che solo chi le vive può capire ed è qui che ho imparato che vivere è un diritto di tutti, me lo hanno insegnato tutte le persone meravigliose che in ospedale combattono a fianco a noi, medici, infermieri e professori che non hanno mai smesso di credere che noi tutti saremo riusciti a combattere questa battaglia. Nonostante il periodo difficile, ricorderò sempre che mi hanno insegnato che nonostante tutto la vita è meravigliosa”.

La scuola in ospedale prende vita, circa cinquant’anni fa, nella sede del Gianicolo. Qui, oggi, come pure nelle sedi di Palidoro e Santa Marinella, i ragazzi possono seguire le lezioni della loro classe d’età (dalle elementari al liceo). I docenti giungono dagli Istituti comprensivi Virgilio (Roma), Fregene-Passoscuro e Pietro Maffi (Palidoro) e dai licei Virgilio di Roma e Vittorio Colonna di Palidoro.

In questo modo, ai giovani pazienti – già costretti a dover rinunciare a molte cose e aspetti della loro età – viene evitato di perdere il contatto con i coetanei, oltre al fatto di non rimanere indietro nel percorso formativo. Come spiegano dal Bambino Gesù, “nella normalità dell’accesso alle lezioni e dell’interazione con i docenti si rafforza la volontà di guarigione e si consolida l’equilibrio psico-fisico”.

Ma come si svolgono le lezioni nella scuola in ospedale? Gli insegnanti portano avanti l’attività prevalentemente vicino al letto dei ragazzi o anche, per piccoli gruppi, negli spazi comuni dedicati nei reparti. In più, in accordo con i plessi di appartenenza dei pazienti, sono individuati percorsi personalizzati. Nell’anno scolastico che si conclude, ammontano a oltre 4mila i ragazzi seguiti dalla scuola del Bambino Gesù.

Aggiornato il 17 giugno 2023 alle ore 15:05