Gaudio: “Senza numero programmato avremmo medici impreparati a curarci” (video)

Il nostro appuntamento con la salute del mercoledì, dentro lo spazio di “Medicina a Km 0”, ha come ospite della settimana il professor Eugenio Gaudio. Fino al 2020 è stato Magnifico Rettore della più grande Università d’Europa, La Sapienza di Roma, dove è Ordinario di Anatomia umana e presidente della Fondazione Sapienza

Consulente degli ultimi quattro ministri della Ricerca e dell’Università, il professor Gaudio spiega nel video i motivi per cui non è bene aprire il numero delle iscrizioni a Medicina e chirurgia. Il numero chiuso, anzi, il numero “programmato”, come lo definisce correttamente il professore, è una garanzia per chi vuole essere curato da medici veramente preparati e ne motiva dettagliatamente il perché. Da quest’anno però il numero degli iscritti aumenterà di una quota fra il 20 e il 30 per cento in più, che potrebbe aumentare ancora. 

Il vero cambiamento consiste invece nel metodo dei test d’ingresso alla Facoltà di Medicina e chirurgia con la regola dei Tolc-med, le domande a risposta multipla su comprensione del testo, biologia, matematica, ragionamento, chimica e fisica, da completare entro 90 minuti e non più in 100, che si può ripetere fino a quattro volte, in aprile e luglio. Vi si può accedere sin dal penultimo anno di liceo e il candidato, futuro camice bianco, può scegliere il risultato migliore da inviare alla graduatoria nazionale.

Un po’ di storia

Fino al 1923 la Facoltà di Medicina era riservata a chi aveva studiato al Liceo classico. Da quell’anno furono aperte le porte anche a chi si diplomava al Liceo scientifico. Fino al 1969, anno in cui si apriva a tutti i possessori di un diploma, di qualsiasi scuola. Ci siamo ritrovati con più medici rispetto alla effettiva necessità, aule straripanti di persone che non avevano posti a sedere ed iscritti a Medicina che non partecipavano alle lezioni. Negli anni Ottanta l’Unione europea chiese ai Paesi membri di assicurare uno standard qualitativo più alto per l'istruzione universitaria della Facoltà di Medicina, così si decise di introdurre il test di ammissione. Non solo però per Medicina, ma anche per la maggior parte delle facoltà a carattere scientifico, tramite apposito decreto nel 1987. Piovvero i ricorsi. Ma nel 1999 questo decreto è diventato legge, legittimato in seguito nel 2013 dalla Corte costituzionale.

Aggiornato il 31 maggio 2023 alle ore 15:56