Un coro di “sì”: i romani promuovono le farmacie comunali

I romani votano “sì”. Un coro unanime, infatti, è quello che riguarda le farmacie comunali, che sono decisamente promosse, come emerso in un recente report pubblicato da Acos, l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale. Un’indagine di qualità che riguarda 45 strutture che sono gestite dall’Azienda socio-sanitaria Farmacap. Oltre 500 utenti (518 per la precisione) che sono intervistati tra il 2 maggio e il 30 settembre del 2022.

In linea di massima, il 91 per cento degli intervistati dice di essere molto o abbastanza soddisfatto del servizio. A essere apprezzate sono, soprattutto, preparazione e cortesia del personale (quest’ultima risulta la migliore caratteristica per il 34 per cento degli intervistati). Senza dimenticare l’accessibilità, ossia: localizzazione vicino ai luoghi di frequentazione, orario di apertura, facilità di parcheggio. Così, il 43 per cento non fa emergere alcuna criticità. Nota dolente che compare più volte, invece, è l’insufficiente disponibilità di farmaci in sede. A tal proposito, il 21 per cento degli intervistati lamenta il fatto di dover ricorrere all’ordinazione, con il ritiro successivo.

C’è dell’altro. Il 77,4 per cento sostiene di essere un cliente abituale e l’80,1 per cento è consapevole di recarsi in una farmacia comunale. I motivi della scelta? Prossimità e accessibilità, almeno per l’83 per cento dei clienti abituali. In più, nonostante la metà del campione di riferimento assicuri di conoscere l’offerta dei servizi ulteriori rispetto alla vendita di farmaci – quindi tamponi, esami di controllo, prenotazioni presso le Asl – solamente il 28 per cento ne ha usufruito (voto medio di 8,9 su 10).

Da segnalare che nella maggior parte dei Municipi di Roma gli intervistati sono clienti abituali della farmacia, con delle punte sopra la media nei territori del quadrante sud-ovest della città; la clientela occasionale è individuata in centro (farmacia Ponte Vittorio, Municipio I) e nella zona sud della città (Municipi VII e VIII). I servizi aggiuntivi delle farmacie comunali, peraltro, sono utilizzati in tutti i Municipi, con un però: i fruitori sono la maggioranza nel IV Municipio mentre si avvicinano alla metà solo nel I e nel IX. Di contro, un utilizzo minimo viene a galla nei Municipi dove la conoscenza è scarsa o sotto la media.

Tutto ok, quindi, anche se il servizio può sempre migliorare. In questa ottica, sono proposti alcuni aspetti: maggiore disponibilità di farmaci e prodotti in sede per non dover ordinare e tornare; estensione dell’orario continuato alle sedi che praticano la chiusura notturna; offerte promozionali; ampliamento/ripristino di alcuni servizi aggiuntivi di diagnostica e prevenzione.

“A proposito dei servizi aggiuntivi – è scritto nel report – molti chiedono di ripristinare il servizio di prenotazione presso le Asl che, tenendo conto delle procedure on-line con identificazione Cie o Spid, potrebbe essere offerto in forma di assistenza e affiancamento degli utenti non autonomi nel gestire le procedure digitali necessarie”.

Infine, una richiesta che va per la maggiore concerne il servizio di consegna gratuita dei farmaci a domicilio per tutte le categorie di utenti. Nel merito, “si potrebbe valutare l’opportunità e la sostenibilità di estendere a tutti il meccanismo di consegna a domicilio (su richiesta) per i farmaci oggetto di ordinazione, ovvero di introdurre una sorta di e-shop Farmacap per l’ordinazione dei prodotti, con ritiro presso la farmacia comunale indicata dal cliente”. In questo modo, è ribadito, “si potrebbero risolvere diverse delle criticità indicate dagli utenti (dover ordinare e poi tornare a ritirare; non disporre del servizio a domicilio) senza sovraccaricare la disponibilità di prodotti in sede”.

Aggiornato il 30 maggio 2023 alle ore 17:40