Alluvione in Emilia-Romagna: morti e sfollati, salta anche il Gp di Imola

Un bilancio tragico: almeno nove vittime, quattromila evacuati, 14 fiumi esondati nella regione fra ieri sera e le prime ore di stamani, allagamenti in 24 Comuni. Si parla anche di dispersi: questa la situazione in un’Emilia-Romagna piegata dall’alluvione. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, fa sapere: “Il Governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio”. Queste le sue parole dall’Alaska, dove ha fatto scalo diretta al G7 in Giappone, intervenuta in videoconferenza in un punto del Comitato operativo della Protezione civile. Il premier, inoltre, dà la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare, dove necessario, ulteriori misure d’emergenza. Cdm che potrebbe tenersi martedì prossimo, alle 11. Mentre Nello Musumeci, ministro della Protezione civile, rivela: “Sono 50mila gli utenti rimasti senza energia elettrica: 270 unità dell’Enel sono al lavoro per ripristinare il servizio, che rimane legato alle condizioni atmosferiche, perché nelle cabine non si interviene se c’è presenza di acqua, come purtroppo continua ad esserci. Centomila gli utenti mobili privi di servizio e 10mila gli utenti fissi. In Emilia-Romagna il traffico ferroviario regionale è tutto bloccato, continua invece a funzionare il traffico sulle tratte nazionali e quello sull’alta velocità”. La Formula 1 – parallelamente – ha ufficializzato la scelta di annullare il Gran Premio in programma a Imola nel fine settimana. “La decisione – è spiegato su Twitter – è presa per la sicurezza dei tifosi e dei team. Non è giusto provocare ulteriori pressioni sulle autorità locali e sulle forze impegnate nell’emergenza”.

Per l’esondazione del fiume Idice crolla il ponte della Motta, che collega la località Motta-Budrio a San Martino in Argine. Le autorità invitano a non avvicinarsi alla zona coinvolta, che resta presidiata dagli uomini della Protezione civile e dei Vigili del fuoco. Paura nella notte a Faenza (Ravenna), ovvero una delle città più colpite dall’alluvione dopo l’esondazione del Lamone. Le persone sono salite sui tetti. L’acqua si ritira molto lentamente. Dove si riesce a camminare, le strade sono piene di fango. I cittadini si arrangiano come possono: secchi, scope, vanghe. In sintesi: tutto ciò che può essere utile per liberare gli ingressi delle abitazioni e dei negozi. Qualcuno usa sacchetti di cellophane intorno alle scarpe, altri camminano scalzi.

La via Emilia è un fiume d’acqua. Esondato il torrente Ravone. Via Aurelio Saffi, a Bologna, è invasa dall’acqua ed è stata chiusa. Il Comune fa appello agli abitanti di salire ai piani alti e di evacuare i piani interrati, seminterrati e piani terra. In generale, la “viabilità è compromessa in molte zone della città metropolitana. Invitiamo la popolazione ad effettuare solo spostamenti realmente urgenti”.

Sempre nella notte i fiumi sono usciti dagli argini, invadendo varie aree della Romagna. Allagamenti pure a Castel Bolognese. Titti Postiglione, vicecapo del Dipartimento della Protezione civile, commenta: “L’area interessata è enorme: siamo di fronte sia a fenomeni alluvionali sia franosi. In alcuni casi abbiamo avuto difficoltà a muovere persone che non volevano lasciare le proprie case”. Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, dichiara: “Il Governo farà la sua parte, la priorità è il soccorso e la salvezza delle vite umane. Dobbiamo portare avanti una complicata operazione di soccorso. La difficoltà è che alcune zone sono ancora sotto l’acqua. Ci sono oltre 700 uomini già attivi sul territorio, 100 mezzi specialistici di varia natura, elicotteri specializzati per il salvataggio dal cielo, gommoni: tutto ciò che occorre per la specificità di un’emergenza di questo tipo”.

Una donna con il figlio di pochi anni in braccio è rimasta bloccata dall’acqua alta a Cesena. Alcuni residenti non hanno perso tempo: li hanno raggiunti a nuoto e li hanno tratti in salvo. Dopodiché, è intervenuta la Polizia municipale, che li ha portati al sicuro. Francesco Lollobrigida, il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, ribadisce: “Pensavamo, quest’anno, di dover affrontare il problema della siccità e invece ci siamo trovati ad affrontare la piovosità più alta degli ultimi 30 anni, e a dover arginare i danni da alluvioni. La pioggia, da un lato è un bene, e dall’altro è un male quando è eccessiva, come stiamo vedendo in Emilia-Romagna”. Il ministro, in più, rende noto che per aiutare i territori colpiti dal maltempo, il Governo interverrà rapidamente: “Alle 16 incontreremo le rappresentanze delle imprese di agricoltori insieme a altri ministri tra cui Musumeci, per intervenire rapidamente”.

Prosegue anche domani l’allerta rossa per l’Emilia-Romagna (dalla mezzanotte di giovedì 18 alla mezzanotte di venerdì 19 maggio). Tra l’altro, a causa della quantità di pioggia caduta, sono previste piene elevate sui tratti vallivi dei corsi d’acqua della parte centro orientale della regione. Nel dettaglio, sui bacini romagnoli e affluenti del Reno, loro malgrado interessati da esondazioni e rotte, restano condizioni critiche, pure nel reticolo di bonifica. I nuovi colmi di piena provenienti da monte potrebbero non escludere livelli elevati sul fiume Reno a valle di Cento (Ferrara). Autostrade, infine, invita a non passare sulla A14 nel tratto romagnolo, che rimane aperto per i mezzi di soccorso. Eppure, la richiesta è chiara: non transitare, se non per urgenze.

Aggiornato il 18 maggio 2023 alle ore 09:04